Trovato lei opera ormai da diversi anni con molto successo nel territorio etneo. Quale crede sia il motivo di un riscontro così positivo con la clientela?
E’ una tradizione familiare, tramandata per generazioni. Il successo credo sia dovuto alla disponibilità. Noi seguiamo insieme ai clienti il loro obiettivo. Il cliente, da noi, è al centro dell’interesse essendo lui e lui soltanto il mandatario -da noi collaborato – al fine dell’ottenimento dell’obiettivo.
Parlava di brokeraggio, ma la sua realtà non è solo questo. Ci vuole spiegare un po’ più nel dettaglio?
Il broker agisce con diverse compagnie con il fine ultimo di accontentare il cliente senza alcuna difficoltà. Il broker, dal canto suo, agisce bene solo quando ha un interlocutore serio, nel nostro caso la compagnia assicuratrice che deve condividere obiettivi e idee. Nel tempo abbiamo acquisito competenze tali che ci hanno permesso di costituirci in una ulteriore struttura societaria che è Fenice, con cui siamo riusciti ad ottenere numerosi mandati assicurativi in più rispetto a prima. Pertanto c’è un doppio canale: i nostri broker che intermediano con le compagnie, ed a loro volta le compagnie assicurative che dialogano con noi stessi che siamo gli agenti. Broker e agente, in questo caso, fanno parte dello stesso gruppo di lavoro. Rafforziamo così il rapporto tra cliente, compagnia ed i professionisti che lavorano con noi.
Posso chiederle ancora una volta della vostra esperienza all’Expo di Milano?
Expo è certamente tra gli obiettivi più grandi da noi raggiunti. La Mantovani Spa ci ha dato la possibilità di stabilire la cauzione definitiva per l’aggiudicazione dell’appalto sulla piastra espositiva. Tutta l’area dove oggi poggia Expo è stata realizzata quindi dal raggruppamento Mantovani. Il contratto è stato garantito da una polizza che abbiamo emesso noi con una garanzia assicurativa che raggiunge i 110milioni di euro. Il premio prodotto ci ha consentito di ottenere un risultato che normalmente gli altri raggiungono complessivamente in un anno o due di attività.
Il nostro giornale si occupa spesso di questioni legate all’attualità e alla cronaca giudiziaria. Posso chiederle che impressione si è fatto della vicenda legata ad alcuni appalti truccati, anche ad Expo?
Se vuoi vivere bene, oggi, devi farlo tutto rivolto alla tua dimensione d’uomo. Ovunque ci sia del bene a disposizione della collettività, in qualche modo esiste anche la commistione tra queste stesse realtà e la malavita. Senza andare lontano, anche Expo è stato inficiato da problematiche di questo genere ed altro ancora. Il sistema Italia è da questo punto di vista un sistema che non funziona, derivato anche dalla mala gestione totale della cosa pubblica diventata ormai ad uso privato. Gli eventi giudiziari già avviati daranno le opportune risposte.
Su Paternò, invece? Il mondo immobiliare attraversa un evidente momento di crisi. Anche quello assicurativo affanna. Che risposte dare?
Il mondo assicurativo, se gestito nel modo giusto, offre sempre i suoi risultati. Il rapporto con l’utenza ha certamente avuto un forte calo dovuto alla crisi. E noi la sentiamo forte, perché siamo un po’ il termometro del sentimento sociale in questo senso. Noi, per quanto possibile, cerchiamo sempre di andare in contro al cliente in difficoltà. Per chi fosse interessato, io e i nostri collaboratori restiamo sempre a disposizione.