SEGNI DEI TEMPI – Ogni riforma della scuola pensata nel Palazzo

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la-buona-scuola-siamo-noiSi è svolta ieri la grande manifestazione di protesta del mondo scolastico contro la riforma del Governo chiamata “La buona scuola”. Una partecipazione di massa, come non si era mai vista, che ha coinvolto tutti, non solo gli studenti, ma anche insegnanti e personale non docente. Personalmente non ho mai capito perché ogni Governo ha sempre messo mano alla scuola per riformarla, anche se tutte le varie riforme fatte non hanno mai lasciato contenti chi la scuola la vive ogni giorno e soprattutto non hanno risolto i suoi problemi endemici. Del resto ogni riforma è sempre stata pensata nei palazzi del potere, senza sentire chi siede tra i banchi e nelle cattedre delle classi. Come in tutte le proteste che hanno accompagnato le varie riforme, però, anche in quella contro la riforma di Renzi, si sono sentite rivendicazioni giuste, ma anche i soliti luoghi comuni. Premetto da subito che chi scrive ha sempre frequentato scuole pubbliche dove mi sono trovato bene tanto da conservare in me un ricordo bello e indelebile di quegli anni. Penso però che certi slogan a favore della scuola pubblica e contro le scuole private vadano superati, perché, di fatto, alle scuole private non vanno poi tutti questi finanziamenti, come viene detto. È vero che non ci sono soldi per la scuola in genere, e uno Stato che non investe nella scuola è uno stato miope e vecchio, ma è altrettanto vero che anche le scuole private arrancano dal punto di vista economico e per questo molte sono costrette a chiudere nonostante siano in ambienti moderni, con impianti a norma di legge e una proposta formativa spesso all’avanguardia. A differenza delle scuole pubbliche, spesso fatiscenti ma comunque sempre aperte, le scuole private sono sottoposte a continui controlli e richieste spesso insostenibili per chi le gestisce. Penso, allora, che non è più il tempo di una “guerra tra poveri”, ma bisogna unirsi per difendere la scuola in generale, perché a tutti deve stare a cuore la formazione delle giovani generazioni che sono il futuro di un paese. Occorre lavorare affinché tutta la scuola, pubblica e privata, sia migliorata e raggiunga quegli standard degni di una “buona scuola”, a servizio dei ragazzi e dei giovani, speranza del domani.

Padre Salvatore Alì

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