Festività pasquali amare per i paternesi, con la Tasi 2015, la tassa sui rifiuti urbani, recapitata in questi giorni. Bollette che, a oggi, ricalcano la tariffa già stabilita per il 2014, ma per l’utente l’impatto è economicamente più consistente, rispetto all’acconto dello scorso anno, per la scelta di aver chiesto il 75% circa della spesa prevista. La somma richiesta è possibile pagarla in un’unica soluzione, con scadenza a giugno; oppure si potrà pagare spalmando la somma su tre rate, la prima già scaduta a febbraio, la seconda in maggio e ancora in agosto. E, intanto, si guarda al servizio, ai problemi attuali, al rifiuto umido che dall’inizio dell’anno non è più conferito alla piattaforma ma in discarica, determinando un incremento del costo del servizio. A questo si lega anche il pessimo servizio rispetto alla raccolta differenziata in generale. A oggi Paternò, non riesce a ottenere un ricavo, rispetto al differenziato (carta, plastica e vetro), ma un costo, per le penali che vengono applicate al rifiuto portato alle piattaforme, perché ritenuto sporco. Manca l’informazione ai cittadini che differenziano male, con errori che, poi, come detto, si ripercuotono sul costo finale. Tutto questo potrebbe voler dire un incremento ulteriore, rispetto a quanto avvenuto a oggi, del costo della bolletta, lievitata di ben 900 mila euro in solo due anni (600 mila euro nel 2013, 300 mila euro nel 2014). Un incremento che esclude l’assessore all’Ecologia, Turi Milicia che evidenzia: «La tariffa è la stessa del 2014. Abbiamo inviato il 75% ai cittadini in tre rate per evitare che la rata finale possa incidere pesantemente sui bilanci familiari; per evitare che si sommi ad altre tasse, come la Tasi e l’Imu. Il conguaglio non sarà alto, i cittadini possono stare tranquilli – evidenzia l’assessore Milicia – anzi già quest’anno avremo una riduzione dei costi abbastanza sensibile, visto le novità che abbiamo già introdotto. Stiamo già organizzando il servizio in maniera totalmente diversa, andremo a risolvere tutti i punti critici che a oggi restano nel servizio. Siamo pronti a dare una svolta all’intero sistema, per ridurre il costo del servizio per i cittadini».