Zapatero: “Gli Usa e l’Europa fecero fuori Berlusconi”

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José Luìs Zapatero con Silvio Berlusconi in un incontro del 2009 (foto LaPresse)

José Luìs Zapatero con Silvio Berlusconi in un incontro del 2009 (foto LaPresse)

Della questione relativa al disarcionamento politico internazionale di Silvio Berlusconi e del suo governo nel 2011 ne parla oggi IlFoglio a firma Alessandro Giuli. José Luìs Zapatero non è Silvio Berlusconi e non è Renato Brunetta, non ha conti da regolare con l’establishment né disegni complottisti da denunciare. Eppure si deve a lui, ex primo ministro di una Spagna socialista e arcobalenata e presto sfiorita, se ancora oggi il Cav. e i suoi scudieri possono vantare un credito d’immagine e di giustizia nei confronti dell’Europa matrigna e di un’America allarmata e cinica. Zapatero ha ripetuto ieri, a colloquio con la Stampa di Torino, il contenuto di alcune rivelazioni già presenti in un suo recente libro. Lo ha fatto con un trasporto se possibile più nitido nei confronti dell’Italia berlusconiana.

Interpellato a proposito del parossistico G20 andato in scena nell’estate del 2011, con l’Italia boccheggiante sotto il liquame della speculazione finanziaria, Zapatero dice: “Non dimenticherò mai quel che ho visto in Francia. Andai con il timore che potessimo essere nel mirino dei sostenitori dell’austerità, ma l’obiettivo era l’Italia… Berlusconi e Tremonti subirono pressioni fortissime affinché accettassero il salvataggio del Fmi. Loro non cedettero e nei corridoi si cominciò a parlare di Monti, mi sembrò strano”. Al golpe! Al golpe? “Io mi limito a dire quel che ho visto: gli Usa e i sostenitori dell’austerità volevano decidere al posto dell’Italia, sostituirsi al suo governo. Era vero che l’Italia aveva problemi finanziari e politici, ma qui stiamo parlando della sovranità di una nazione. E’ un caso che va studiato”. Zapatero si dice pronto a parlarne “presto” anche in pubblico – “Sono pronto” – epperò puntualizza: “Non dirò una parola contro di lui. Oggi sarebbe facile, ma ho lavorato bene con Berlusconi”.

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