“Meno belli e più pratici”. E’ con queste parole che il ct rossazzurro spiega la prestazione dei suoi nella trasferta di Modena. Un altro pareggio, il terzo consecutivo, quello contro gli emiliani, che porta gli etnei ad appena 31 punti in classifica; ad un passo dalla salvezza ed ad uno dalla retrocessione. Complessivamente buona la partita degli etnei che hanno saputo tenere testa ai padroni di casa. Gli uomini di Marcolin, salvo qualche momento di ‘black out mentale’, hanno saputo gestire bene la partita nel fraseggio e nel possesso palla riuscendo, in alcune occasioni, anche a sfiorare il gol: nel corso del primo tempo con Del Prete e , nella secondo frazione di gioco, con una sfortunata traversa di Rossetti che ha fatto tremare, oltre al legno, anche i tanti tifosi rossazzurri increduli per la ghiotta occasione sprecata. Lasciando l’amaro in bocca per una partita che il Catania doveva e poteva vincere.
A fine gara parla Schiavi: “Alla squadra non si può recriminare nulla. Abbiamo giocato bene ma dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Adesso bisogna solo guadagnare posizioni perché questa, purtroppo, non è la classifica che meritiamo”. Marcolin insiste sulla poca incisività dei suoi uomini e sulla stanchezza fisica, componente da non sottovalutare considerati i ben quattro incontri disputati in appena nove giorni. Ciò che conta adesso è uscire da questa situazione e pensare alla salvezza. La prossima partita vedrà il Catania impegnato in casa contro il Vicenza. Bisognerà fare a meno al centrocampo del ‘pilastro’ Rinaudo, squalificato per un turno dal giudice sportivo. Vietato sbagliare quindi e non sono ammessi passi falsi. Si gioca in casa per una vittoria che manca da troppo tempo e che permetterebbe ai rossazzurri di uscire, piano piano, dal baratro.
Mirco Lo Porto