Misterbianco, monito ai consiglieri comunali – di G. Percipalle

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di Giusi Letizia Percipalle

La crescita di una comunità non può prescindere dal confronto e a volte dal contraddittorio. E invece si tende sempre a distrarre le attenzioni da questioni di una certa rilevanza per praticare lo sport nazionale più diffuso a Misterbianco: “parlare male di qualcuno per evitare di porsi la questione”. La maggior parte di questi attori, figli di una Repubblica che certamente non ha dato lustro, ha pensato bene di non compiere il lavoro per cui sono stati eletti. Ebbene da cittadino lucido vi ricordo che i compiti che spettano ai consiglieri comunali sono: Controllare l’attività amministrativa, proporre iniziative e soprattutto denunciare eventuali atti contro la pubblica amministrazione. Mi sarei aspettata da codeste figure un atteggiamento diverso verso ogni singolo cittadino e verso di me, rispetto a quanto denunciato pubblicamente, e non solo dalla sottoscritta, avendo acquisito atti che mi hanno molto scosso.

Mi chiedo di quale delitto mi sarei macchiata per aver dovuto subire pesanti ingiurie e diffamanti calunnie anche da qualche amministratore, che nel salvaguardare la posizione attualmente ricoperta (fino a fine mandato), non avrebbe dovuto sottoporsi alla diatriba da pollaio, alla quale volutamente non ho prestato fianco. Può un cittadino qualunque contestare e chiedere come vengono spesi i propri soldi? Può un cittadino pretendere chiarezza? Può un cittadino guardare con fiducia al futuro? Perché quei consiglieri comunali che hanno espresso parole impronunciabili nei miei confronti non mi convincono del contrario? E’ a voi che chiedo un confronto pubblico senza più nascondendersi dietro una chat. A questa grave denuncia doveva seguire semmai una difesa immediata, validata da prove certe, delle persone coinvolte e un doveroso chiarimento con la cittadinanza. Invece è meglio attaccarmi (e farmi attaccare), e’ meglio diffamarmi (e farmi diffamare) e/o mettermi in cattiva luce con il solo intento, di chi non ha altro da dire, che distrarre il paese da questa grave vicenda, che è stata sollevata e che che ne diciate io non ho nulla da difendere, voi forse si.