«Abbiamo guardato alla mozione di sfiducia presentata dai consiglieri comunali d’opposizione, come ad un’occasione utile per interrogarci sul nostro operato, per Paternò, in questi due anni e mezzo di amministrazione. E dopo aver fatto le opportune riflessioni, siamo ancora più convinti di essere sulla strada giusta. Dall’inizio del nostro mandato, abbiamo innanzitutto lavorato per riportare la città ad una condizione di normalità, assicurando, per fare solo qualche esempio, regolarità nei servizi (in vari ambiti, primi fra tutti la raccolta dei rifiuti, la pulizia della strade, la cura del verde); l’apertura e la fruizione di edifici pubblici (Piccolo Teatro, Castello Normanno, Centro di aggregazione per minori), lavorando per il risanamento finanziario dell’Ente e, più in generale, per il rispetto della legalità e del decoro; azioni che da due anni ininterrottamente mettiamo in campo, e che parlano la lingua dei cittadini, che vorrebbero vivere in una città più civile, più ordinata. Abbiamo così garantito il minimo necessario per poter intavolare una programmazione lungimirante, che guardi al futuro nella città, muovendoci sulle direttrici indicate nel programma elettorale, fra le quali il risparmio energetico, la vivibilità, l’aggregazione comunitaria, rispetto alle quali crediamo di stare rispettando il mandato che i cittadini ci hanno affidato.
Nella nostra azione amministrativa – aggiunge Mangano -, stiamo inoltre cercando di affermare un nuovo modo di fare politica, che non si basa sul favore o sul clientelismo, bensì si apre totalmente alla città, alle sue forze e alle sue molteplici espressioni. Abbiamo fatto un lavoro straordinario per incoraggiare ogni forma di collaborazione con le associazioni, le realtà aggregate, ed addirittura in qualche caso ne abbiamo stimolato la nascita e l’azione. Forse far politica in questo modo comporta prendere la strada più lunga, meno agevole, con i risultati che probabilmente non arrivano subito, ma che siamo certi creerà un retaggio positivo, che speriamo la città in futuro possa cogliere – conclude il primo cittadino».