Problemi per Renzi in Senato? Nessun problema: “compra” i senatori

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Matteo Renzi, presidente del Consiglio

Lo racconta Maggi su AffarItaliani. Nulla accade per caso. Tutto si tiene. Il premier tuttofare incontra Alfano e ricuce lo strappo con l’Ncd, o almeno con la parte del partito di Alfano (ministro dell’Interno in testa) che non ha alcuna intenzione di rompere con il Pd. Ormai le polemiche per le modalità con cui si è arrivati all’elezione di Sergio Mattarella al quarto scrutinio sono superate. E alla luce della rottura (vera?) del Patto del Nazareno da parte di Silvio Berlusconi a Renzi servono rinforzi a Palazzo Madama. Anche perché sulle riforme non è detto che la sinistra dem di Gotor, Fassina e Civati si allinei come è successo per il Quirinale.

Da qui l’esigenza di puntellare la maggioranza. Ed ecco il piano del premier, condiviso questa volta con Alfano. L’obiettivo è quello di creare un gruppo di “responsabili” al Senato che sia pronto ad andare in soccorso del governo nel caso in cui la minoranza Pd torni sulle barricate o un pezzo dell’Ncd si stacchi e vada all’opposizione. Ecco quindi la caccia al senatore. Il minimo comun denominatore è la paura delle elezioni. Lo spauracchio che Renzi mandi tutto all’aria per tornare al voto – spiegano in Transatlantico – potrebbe convincere molti parlamentari, che non hanno alcuna chance di essere ricandidati, di sostenere l’esecutivo a Palazzo Madama. Ma chi potrebbe far parte del nuovo gruppo?

Si parla di alcuni ex grillini e della componente di Forza Italia che fa capo a Denis Verdini e a Gianni Letta, per nulla convinti della fine del Patto del Nazareno. In tutto circa 20-25 senatori, proprio quelli che servono per far dormire sonni tranquilli al premier. E’ chiaro che Renzi deve concedere qualcosa. Guarda caso proprio in queste ore si parla di un nuovo ministero ad hoc per il rilancio del Mezzogiorno, per la felicità dei parlamentari eletti al Sud. E proprio uno degli esponeneti dei cosiddetti neo-responsabili potrebbe entrare nel governo alla guida del dicastero per il rilancio del Meridione. Un piano perfetto, insomma, che potrà garantire a Renzi la sopravvivenza anche in caso di nuove rotture nel Pd o di implosione dell’Ncd.

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