Marò, no della corte suprema indiana

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98482e849291431187d099dbf96aa875-kzTE-U43050473054903zgB-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443La Corte suprema indiana ha respinto le istanze di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò italiani trattenuti in India da quasi tre anni. Le istanze di Girone e Latorre chiedevano l’attenuazione delle condizioni della loro libertà provvisoria.

Le richieste

Latorre chiedeva una estensione di quattro mesi della sua permanenza in Italia per terminare il percorso terapeutico. Girone invece chiedeva di poter rientrare per tre mesi per trascorrere un periodo, fra cui le festività natalizie, con la famiglia. Il presidente della Corte H.L. Dattu ha sostenuto che la richiesta non poteva essere accettata perché l’inchiesta della morte dei due pescatori «non è finita» e «i capi di accusa non sono stati ancora presentati». «Anche le vittime – ha concluso – hanno i loro diritti».

 Napolitano: «Fortemente contrariato»

In un comunicato diffuso dal Quirinale «Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è detto « fortemente contrariato» dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviluppi della vicenda dei maro. Il Presidente ha aggiunto che «resterà in stretto contatto con il Governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento».

CorrieredellaSera

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