Dichiarazione del consigliere comunale paternese Vito Rau, primo firmatario e sostanzialmente soggetto proponente la mozione di sfiducia di iniziativa consiliare al sindaco di Paternò, Mauro Mangano. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivata sui banchi dell’opposizione la dodicesima firma, necessaria per discutere in assise il documento. E’ un fatto senza precedenti, che scuoterà la città ancora più violentemente dopo la questione legata all’addizionale IRPEF. Dice Rau: “Accolgo con entusiasmo la dodicesima firma, necessaria per discutere la mozione di sfiducia al sindaco, già da tempo protocollata dapprima da sei consiglieri (il sottoscritto insieme ai colleghi Mannino, Cirino, Tripoli, Faranda, Buttò) che già dopo un anno di consiliatura avevano capito – e a ragione – che questa amministrazione non sarebbe mai decollata, troppo scarsa e soprattutto guidata da un sindaco che non ha a cuore assolutamente gli interessi della città, ma solo poesie, filosofia e tanta fanta politica”.
“Successivamente – aggiunge Rau – tale mozione è stata condivisa anche da consiglieri ex maggioranza: Valore, Ciatto, Fallica, Bottino e Signorello”. Poi la bordata ai colleghi della minoranza: “Questi e solo questi dunque i consiglieri che rappresentano la vera alternativa a questa amministrazione. Questa l’opposizione, non certamente stampella di nessuno, sicuramente non dietro la porta a mendicare questa o quella poltron , questo o quel favore personale. Nessun prezzo politico per questi consiglieri. Nessuna poltrona dunque, ma solo voglia di rappresentare i cittadini degnamente. Lo abbiamo fatto in tanti modi, attraverso proposte serie mai ascoltate, opponendoci anche al maldestro tentativo di governare tassando i cittadini”.
E conclude: “Siamo sempre più convinti che il dibattito debba necessariamente essere trasferito nelle piazze, in mezzo alla gente, condividendo la linea migliore da seguire. Oggi la città a gran voce ci chiede di mandare il sindaco e la sua giunta a casa. Attraverso la dodicesima firma, discuteremo in aula la mozione di sfiducia, semplice atto dovuto alla città nella speranza che passi (20 consiglieri necessari ) per liberarla dal malgoverno, da sua maestà Re Mauro Mangano e da coloro che per meri interessi personali tengono “in vita” un fuoco ormai ridotto a lumicino. Il nostro percorso continua più “agguerrito” che mai, consapevoli di stare dalla parte giusta. Dalla parte della città”.