Che cosa accadrebbe se alle elezioni politiche la sfida principale fosse tra il Pd (O Partito della Nazione) di Matteo Renzi e il Centrodestra guidato da Matteo Salvini? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Coesis Research, l’istituto demoscopico guidato da Alessandro Amadori. Tutto dipende da quando si andrà alle urne. Se si votasse presto, a marzo, Renzi arriverebbe al 40%, con il 30% per Salvini, il 5% a testa per il centro e la sinistra radicale e il 20% al Movimento 5 Stelle. Le cose inizierebbero a cambiare se le elezioni fossero a giugno. Il Pd potrebbe calare al 38%, Salvini salire al 34%, Grillo scendere al 18% e il 5% resterebbe a sinistra-sinistra e al centro. Ma ecco il colpo di scena. Se alle urne si andasse tra un anno, ovvero nell’autunno del 2015, ci sarebbe il sorpasso: Salvini arriverebbe al 40%, Renzi scenderebbe al 36%, il M5S finirebbe al 14% mentre il 5% andrebbe sempre alla sinistra radicale e al centro. In sostanza, al leader leghista serve tempo per fortificare la sua leadership, specie al Centro-Sud. Determinante anche il parziale svuotamento dell’elettorato di Grillo, che, col tempo, come detto, potrebbero portare al sorpasso di Salvini su Renzi.