Come riportato da Il Giornale, la puntata di ieri sera è la prima condotta da Lilli Gruber fermata per più di un mese da un malore. “Vorrei ringraziare Giovanni Floris che ha condotto Otto e Mezzo in modo autorevole in questo periodo”, ha detto la giornalista prima di presentare i suoi ospiti.
Poi la parola al premier che di fatto “cancella” i sindacati: “Trattare cosa? La cosa surreale è che Camusso dica che si deve trattare”, dice Renzi, “È giustissimo che il sindacato tratti ma tratta con gli imprenditori per salvare posti di lavoro. Il sindacato non fa trattative con il governo, non chiede permesso. E le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento. Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio”.
Sulla ventilata scissione del Pd, invece, Renzi taglia corto: “C’è già qualcosa a sinistra del Pd che alle regionali ha preso il 4,3 mentre il Pd il 40. Penso che il potere di veto dei piccoli partiti abbia distrutto il nostro Paese, lo dico con grande rispetto confermando per la terza volta che noi ascoltiamo tutti, ma il potere di veto ha bloccato le riforme e ha messo i bastoni tra le ruote anche a Prodi che è andato a casa due volte”. Poi aggiunge: “C’è una parte che immagina un raggruppamento molto più di sinistra radicale. Landini ha idee diverse dalle mie, ma proprio per questo mi piace dialogare con lui. Non credo che il diritto di sciopero sia da limitare e Silvia Fregolent ha già risposto dal palco. Ma è legittimo che ci siano luoghi in cui si discute mentre non va la rappresentazione della Leopolda dove basta mezza affermazione di Serra per aprire polemiche”.