Comunicazione del movimento politico “Cittadini in Comune” a Paternò (gruppo che conta quattro consiglieri comunali), dopo numerose indiscrezioni che darebbero per certo il coinvolgimento di una personalità in giunta con Mauro Mangano dopo le dimissioni di Flavia Indaco proprio in quota al movimento. Quedta mattina le parole del coordinatore proprio di “Cittadini in Comune”, Giuseppe D’Ignoti.
“Abbiamo sentito circolare alcune indiscrezioni riguardanti la nomina che il Sindaco vorrebbe fare a favore dei Cittadini in Comune. Si parla di una giovane professionista, magari qualche simpatica renziana vicina al sindaco e alle sue idee di politica “confusa e felice” ma anni luce distanti dalle nostre. Smentisco, quindi, categoricamente che questa scelta sia stata fatta dal nostro movimento o dai nostri consiglieri a noi vicini. Al nostro Movimento non interessa avere assessori, posti, poltrone, sofà e incarichi! Qualsiasi nome verrà fatto sarà a nome proprio e non dai Cittadini in Comune. Questo ipotetico nostro assessore non è dei nostri ma frutto di becere strategie politiche di menti oramai allo sbando.
Oramai stiamo lottando contro una amministrazione senza alcuna programmazione e orfana di un consenso popolare perduto! E’ chiaro che il sindaco non ha alcuna intenzione di rispettare il programma elettorale e i nostri principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione che abbiamo insieme sottoscritto nel giorno in cui abbiamo scelto di sostenerlo in campagna elettorale.
Sulla base di queste nostre osservazioni non avrebbe senso nominare un assessore di CinC in giunta se poi resterebbe con le mani legate o ancora peggio verrebbe rilegato a semplice figura rappresentativa. Non vogliamo poltrone! Vogliamo i fatti! Non vogliamo nomine! Vogliamo una città nuova! Vogliamo che il sindaco abbia il coraggio di cambiare questo brutto modo di fare politica a scapito della povera gente che lavora e che vuole vivere in una città normale! Già l’esperienza vissuta con il nostro assessore Giuseppe Carciotto ci ha fatto comprendere che quando ci si vuole impegnare per la città ed eliminare le inefficienze della macchina politico-amministrativa poi si finisce con l’essere emarginato e successivamente defenestrato”.