Paternò, tira e molla nel Pd: Giancarlo Ciatto rieletto capogruppo

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IMG_4237Giancarlo Ciatto le dimissioni le aveva presentate alcuni giorni fa. Un colpo di scena con l’obiettivo di fare chiarezza. Lo scorso martedì 16 settembre arriva però la rielezione del capogruppo consiliare con la riconferma proprio di Giancarlo Ciatto alla guida del PD, a Palazzo Alessi. Una rielezione non proprio tranquilla, in un Pd decimato dalle fuoriuscite piovute proprio in Consiglio comunale in queste settimane. Ad aprire le danze i consiglieri Turi Milicia e Lucio Cunsolo, cui ha fatto seguito la scelta di lasciare anche di Sergio Signorello. Il Pd, dunque, ritrova il capogruppo ma non sembra aver ritrovato la pace interna, almeno in Consiglio comunale. La dimostrazione della spaccatura emerge dallo stesso voto. Ciatto vince, ma solo di misura rispetto all’altro contendente, il vicepresidente del Consiglio, Nino Calabrò. Tra i due un solo voto di distacco: cinque i voti di Ciatto (per lui le preferenze, di Laura Bottino, Ezio Messina, Filippo Sambataro, Nino Valore e lo stesso Giancarlo Ciatto); quattro quelli di Calabrò (votato da Alfredo Sciacca, Salvo Campisano, Giuseppe Di Benedetto, e lo stesso Nino Calabrò). A fare la differenza l’assenza di Gaetano Statelli. Quest’ultimo aveva delegato Alfredo Sciacca a votare al suo posto. Un voto per delega non ammesso. “Questo voto sancisce di fatto la frattura del Pd – evidenzia il consigliere Giuseppe Di Benedetto – e la necessità di trovare la sintesi che ad oggi manca”. “Seguirò la linea del partito – evidenzia Giancarlo Ciatto -, cercherò come ho sempre fatto di rispettare tutte le posizioni del gruppo. Chi non è d’accordo spero rispetti quanto deciso dalla maggioranza, è questo che vale in democrazia”. Un tira e molla, questo dei rappresentanti democratici paternesi, che contribuisce ulteriormente a compromettere un clima generale già quasi irrimediabilmente compromesso.

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