E’ ciò che emerge da un commento del sindaco di Paternò, Mauro Mangano, a seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale a Paternò dell’aliquota TASI da applicare d’ora in avanti, stabilita all’1,5xmille. Il primo cittadino, in un comunicato stampa, si dice “preoccupato”. Evidentemente, Mangano avrebbe preferito le tasse fossero più alte, contrariamente a quanto pensava anche gran parte della sua maggioranza in Consiglio Comunale, che ieri sera ha votato insieme all’opposizione per l’1,5xmille, anziché al 2,5, come auspicava lo stesso Mangano, a cui sarebbe stato attribuito anche il desiderio – previo suggerimento – dell’approvazione dell’aliquota al 2,8xmille. Di seguito, il testo del comunicato. Da sottolineare la concomitanza temporale con l’approvazione della aliquota TASI di ieri sera in assise civica con le dimissioni irrevocabili – ed anche parecchio polemiche – di questa mattina del capogruppo del Partito Democratico, Giancarlo Ciatto.
Scrive Mangano: “Siamo fortemente preoccupati – afferma il primo cittadino – poiché tale decisione si tradurrà in una diminuzione delle entrate per il nostro Comune di circa 800 mila euro, cosa che metterà a repentaglio la realizzazione di molti degli obiettivi che ci eravamo prefissi. Mi riferisco, per esempio, alla liquidazione di alcuni debiti pregressi, molti dei quali frutto di sentenze definitive, o alla pianificazione del personale del nostro Ente o, ancora, a tante altre spese correnti che sarà difficile coprire se non ci saranno altre entrate. La proposta dell’Amministrazione – prosegue Mangano – era quella di fissare, per la Tasi, un’aliquota vicina al 2,5 per mille e utilizzare una parte del gettito per garantire delle detrazioni per le fasce deboli della popolazione, invece di far pagare a tutti e indistintamente lo stesso importo, e assicurare al Comune i fondi necessari per l’erogazione dei servizi indispensabili. Oltre a questo occorre considerare che il bilancio del 2014 è ancora gravato da alcune spese una tantum che risalgono agli anni passati. Con questo gettito – conclude il sindaco – non possiamo garantirne la copertura e questo ci pregiudica la possibilità di affrontare altre spese che saranno necessarie nel futuro.