Era iniziata bene la prima trasferta del Catania a Vercelli. La squadra di Pellegrino scende in campo motivata ed i correttivi da attuare (più volte esternati nel corso della settimana in conferenza stampa) erano chiari : dare il massimo e non commettere gli stessi errori della prima, ‘sfortunata’, di campionato. Ma i buoni propositi, purtroppo, non bastano e i 90 minuti contro il Pro Vercelli ne sono la dimostrazione.
Etnei che timidamente provano ad impostare il gioco, fanno girare palla e, nonostante risentano del pressing avversario, dopo poco più di mezz’ora dal fischio d’inizio ed in superiorità numerica per via dell’espulsione di Cosenza al 30’, trovano il gol con Martinho: è 1-0 su un campo difficile. Il (provvisorio) vantaggio è oro. Il Catania, però, ad inizio ripresa non è più lo stesso; in due minuti due gialli prima Rinaudo e poi Sauro. E’ la squadra di casa che mette grinta e cattiveria agonistica su ogni palla e il pareggio arriva al 60’ con Marchi. Il Pro Vercelli, adesso, la vuole vincere e con le continue ripartenze mette in serie difficoltà la difesa del Catania non certo impenetrabile. Al 71’ arriva l’espulsione anche per Sauro che, già ammonito, commette un’ingenuità. Punizione, dunque, per il Pro Vercelli; alla battuta va Ronaldo che calcia con forza facendo tremare la traversa, sul rimbalzo della sfera è attento (contrariamente alla difesa etnea) Belloni che porta in vantaggio la squadra di casa. Passano pochi minuti ed il Catania, con un calcio di rigore, riesce a trovare il pareggio del 2-2 con Alessandro Rosina sicuro dagli undici metri. Dura pochissimo l’entusiasmo dei tifosi rossazzurri. Altra punizione dal limite per il Pro Vercelli: lo specialista alla battuta è Ronaldo che stavolta aggiusta la mira ed insacca in rete alle spalle di Frison. Al triplice fischio del direttore di gara è 3-2 per i padroni di casa che riescono nell’inattesa impresa del ribaltone. Catania imbarazzante, supporter amareggiati, e squadra che torna a casa pesantemente sconfitta. Niente da fare: il ‘mal di trasferta’ resta e i deficit tecnici, soprattutto difensivi, anche. Ad oggi le promesse della dirigenza di un Catania protagonista in campionato cadetto sembrano essere disattese ed i tifosi etnei cominciano a perdere l’entusiasmo, la fiducia e l’attaccamento mostrato sempre nei confronti della maglia. Bisogna subito correre ai ripari e c’è tanto su cui lavorare perché i buoni propositi, purtroppo, non bastano.
Mirco Lo Porto