Paternò, porcata sui rifiuti: Proroga a Dusty senza gara con 4 nuovi assunti

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spazzatriceAlla fine, questa amministrazione in fatto di immondizie non avrebbe potuto che combinare un altro pasticcio. Dopo la questione relativa al protocollo manomesso (ve la ricordate?), sostanzialmente insabbiata, e che sarebbe oggetto di inchiesta giudiziaria, oggi arriva una straordinaria notizia, si fa per dire. La nuova società che gestisce il controllo sui rifiuti a Paternò, la Dusty, e che ha sostituito la Nuova Spurghi Jet, ha ottenuto con ordinanza sindacale dello scorso 9 Agosto una proroga. Una proroga firmata dal vicesindaco Carmelo Palumbo che durerà verosimilmente altri quattro mesi, a completamento del 2014. Una ordinanza sindacale che presuppone uno stato emergenziale in fatto di rifiuti, a Paternò. Cosa di cui la stampa e l’opinione pubblica sono sempre stati convinti, meno l’amministrazione comunale che aveva ed ha propagandato anche in un recente passato come la città – in fatto di immondizia – fosse adesso sotto controllo. Così non è, evidentemente, dato che la Dusty ha ottenuto proprio una proroga. E non è tutto.

Si è dato mandato anche a quattro nuove assunzioni a tempo determinato per i prossimi 3 mesi. Paga la Dusty, che a sua volta ottiene le somme dall’Ente Comunale. Quindi: paga il cittadino. Chi ha ritenuto si dovesse procedere a quattro nuove assunzioni? Ed essendoci già un esubero di parecchi operatori (secondo gli standard), perchè questa azione? Ed ancora, perchè una proroga alla Dusty e non – a termine di una situazione di emergenza che determinò il ricorrere all’ordinanza – procedere ad una gara ad evidenza pubblica? Se lo chiede anche il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, Giancarlo Ciatto, che parla come se appartenesse all’opposizione anziché alla maggioranza: “Apprendiamo che con ordinanza sindacale n. 96 del 09/08/2014, sarebbe stato prorogato alla Dusty il servizio per l’espletamento della raccolta rifiuti. A prescindere dal giudizio che si può dare sulla qualità del servizio offerto dall’azienda, che non lascia nel suo complesso certamente soddisfatti, ci si chiede se non sia giunto il momento di uscire in maniera definitiva da una gestione emergenziale dei rifiuti. Non occorrerebbe procedere molto velocemente alla definizione del piano d’intervento ed alla successiva gara per il nuovo servizio? A che punto è giunto il lavoro dell’ufficio ‎in questo senso? Sono state coinvolte, più volte, diverse associazioni per dare il loro contributo. Quali politiche finalizzate a rendere concreti i preziosi consigli di queste associazioni sono state messe in campo? ‎Quali azioni sono state poste in essere per rendere più realistica la delibera di adesione alla strategia “rifiuti zero”, la cui adozione è stata votata dal consiglio comunale all’unanimità? Che fine ha fatto la proposta di far nascere un osservatorio sui rifiuti? Apprendiamo, inoltre, che vi sarebbero state 4 nuove assunzioni. Per tali assunzioni, seppure a tempo determinato ed effettuate da una ditta privata, chi pagherà il costo? Soprattutto in assenza di un capitolato chiaro e trasparente? Tutte queste domande dovrebbero trovare al più presto risposte concrete, ed è dovere di istituzioni trasparenti darle”.

Redazione

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