Ragalna, prima intervista al nuovo sindaco. Chisari: “Abbiamo fatto molto in 30 giorni”

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IMG_4098Chisari, adesso lei è sindaco di Ragalna. Come si sente?
Orgoglioso per il risultato eccezionale conseguito, ed allo stesso tempo sento una grande responsabilità nei confronti dei miei concittadini che hanno grandi aspettative e a cui bisogna dare risposte concrete e veloci.

Quali interventi imminenti, appena insediato?
Appena insediato, ovviamente, ho nominato la squadra degli assessori che condivideranno con me il lavoro quotidiano. Ho dato priorità a tutti quei provvedimenti urgenti per non creare blocchi alla macchina amministrativa. Ho avviato un piano completo di ricognizione per conoscere le risorse del mio comune (in termini di personale) e le situazioni inerenti il bilancio. Abbiamo pure messo in pista un nuovo piano di viabilità, con il quale contiamo di rendere la circolazione più sicura e più fluida, anche in considerazione dei flussi di villeggianti che attendiamo nell’imminente periodo. Sono state pure avviate alcune attività per cercare di porre rimedio alla cronica piaga della mancanza d’acqua ed ho firmato alcune ordinanze per garantire la pulizia dei terreni che possono essere oggetto di incendi. Ho apportato una se-rie di modifiche all’assetto del personale interno che saranno operative già dalla prossima settimana: tutto secondo programma.

Si ritiene soddisfatto della squadra di governo e dei vertici dell’assise civica?
Molto soddisfatto: una squadra giovane e con molta voglia di fare. Anche sul fronte della minoranza vi sono persone con le quali non dovrebbe essere difficile collaborare e questo mi fa stare più tranquillo. Quello che mi da più serenità è il cambio di clima che si respira in Municipio: vedo molta disponibilità e attenzione, ci sono i presupposti per fare bene.

Si avvicina l’estate: l’amministrazione sta provvedendo all’allestimento di un cartellone di eventi?
Il nostro assessore al ramo, Nino Caruso, si è messo subito al lavoro incontrando le varie associazioni e molti giovani che hanno voglia di collaborare. Insieme stanno lavorando ad un cartellone molto ricco che, sebbene non può contare su finanziamenti comunali, potrà essere senza dubbio una importante inversione di tendenza rispetto al passato.

Entro il 2014, ha in previsione la messa in opera di nuovi interventi in strutture pubbliche? Ne vorrebbe ridimensionare di esistenti?
Stiamo valutando cosa c’è di realmente attivabile allo stato attuale al di la dei proclami elettorali. Allo stesso tempo, ci siamo messi in moto con la nostra consulente specializzata per il reperimento di risorse finanziarie. In quanto ai “ridimensionamenti”, comprendo benissimo a cosa lei fa riferimento, ma temo che non sia possibile niente di tutto ciò. Ormai le cose in essere vanno completate: non possiamo rischiare di lasciare brutture in-compiute in giro. Vedremo strada facendo come utilizzare al meglio ciò che abbiamo a disposizione.

Quale progetto per il rilancio delle attività produttive ed economiche?
Su quel fronte stiamo lavorando a ritmi serrati per rendere operativa l’enoteca, vero e proprio gioiello del nostro territorio, che rischia di deteriorarsi seriamente se non resa fruibile nell’immediato. Fra le altre cose, con alcune correzioni di rotta, il locale si presta meravigliosamente per il nostro progetto di Denominazione Comunale e di rivalutazione delle nostre risorse agricole. Siamo pure in procinto di sottoscrivere con l’Ente Parco Dell’Etna una intesa per la riapertura e la messa in funzione del punto base del Grande Albergo dell’Etna che ci consentirà di costruire, in sinergia con i comuni di Belpasso e Nicolosi, un’offerta turistica di partenza, da arricchire nel corso dei prossimi cinque anni. Non dimentichi che stiamo lavorando da poco meno di un mese.

Ritiene di dovere avvicinare la sua attività amministrativa e di governo con quella delle realtà vicine?
Non ne ho mai fatto un mistero delle mie simpatie per la sovra-comunalità: vi sono dei progetti che vanno pensati per un territorio e per un bacino molto più grande di un singolo comune. Io credo che i tempi siano maturi per mettere da parte antichi campanilismi o banali invidie, per lavorare di squadra e sfruttare appieno le enormi potenzialità della nostra montagna, ancora più grandi ad un anno del suo inserimento nel gruppo dei siti Unesco.

Questa legislatura scadrà nel 2019. Il programma che ha proposto alla città in campagna elettorale prevede tempi di realizzazione quantificati in almeno vent’anni. Cosa crede di potere realizzare almeno entro i suoi cinque anni?
Se mi permette vorrei rammentarle che il programma proposto, in massima parte andrà realizzato in cinque anni. Altra cosa sono le linee programmatiche: le differenze sono state più volte sottolineate e comunque ben specificate nel corso dei vari incontri. Alla luce della partenza devo dirle che mi sento abbastanza ottimista, ma non voglio andare oltre anche perché tutto dipenderà dalla capacità che avremo di coinvolgere la nostra squadra di amministratori e di dipendenti comunali, e soprattutto i nostri concittadini. A giudicare dall’entusiasmo che si vede in questi primi giorni, credo proprio che saremo in grado di rispettare il patto con i ragalnesi.

da Freedom24 Freepress in distribuzione il 4 Luglio 2014

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