Comunicato stampa di fuoco, inviato oggi dal capogruppo del Pdl agli organi di stampa della città. Ignazio Mannino chiama a raccolta le forze di vera opposizione all’amministrazione di centrosinistra a Paternò, e lo fa con una proposta shock: una petizione popolare contro l’amministrazione e il sindaco Mauro Mangano. “Pur non entrando nel merito del dibattito tutto interno alla maggioranza che regge l’amministrazione Mangano – dichiara Mannino – ritengo che quanto dichiarato dal primo cittadino abbia del paradossale ed assurdo. Barricato nella sua “Torre d’Avorio” ed assente nella città, non riesco a comprendere come il Sindaco possa ignorare che lo stesso suo partito, per voce del capogruppo, abbia dichiarato che l’Amministrazione è immobile e fallimentare”.
Scrive ancora Mannino: “Personalmente nella la seduta del Consiglio Comunale dello scorso Venerdi – durante la quale è stato sfiduciato dalla stessa compagine di maggioranza, seppur solo verbalmente, l’operato del Sindaco e della sua giunta – ho lanciato un allarme chiaro e forte in relazione all’immobilismo ed all’inefficienza della giunta retta da Mangano. Oggi voglio qui motivare questa posizione con dati concreti. Assistiamo ormai ad una situazione in cui l’Amministrazione non solo non riesce a superare l’emergenza rifiuti ma la raccolta differenziata diventa ormai un miraggio e le strade della nostra città non vengono pulite da mesi con il conseguente proliferare di micro discariche diffuse su tutto il territorio comunale. Ulteriore fallimento e’ la scelta voluta dal vicesindaco Carmelo Palumbo in relazione alla gestione delle strisce blu che, con il mancato funzionamento, hanno diffuso un caos automobilistico che rende Paternò quasi invivibile. Questa Amministrazione ha inoltre il “merito” di aver creato all’interno degli uffici comunali una vera e propria Torre di Babele. L’organizzazione degli uffici, con la riduzione del numero dei dirigenti, è inefficiente. I servizi erogati ai cittadini risultano inevitabilmente inefficaci per rispondere alle esigenze degli utenti. E non in ultimo gli stessi uffici sono quelli che riescono a perdere anche i finanziamenti già assegnati alla nostra città, come quello destinato alla messa in sicurezza e ristrutturazione della chiesa di S.Barbara ed il finanziamento di 7 milioni di euro destinato alla riqualificazione della zona scala vecchia. Si tratta di risorse economiche che rischiano di non prevenire alla nostra comunità per negligenza e disinteresse dell’amministrazione stessa. Eterno incompiuto risulta ancora il Piano Regolatore Generale, ormai scaduto da tempo, in mancanza del quale la giunta, incapace di avviare l’iter di revisione, partorisce “obbrobri” denominati impropriamente “piani costruttivi” finalizzati ad inaugurare la stagione delle speculazioni edilizie anziché promuovere una gestione ordinata dell’assetto e dell’espansione urbanistica del territorio”.
“E’ ormai scaduto il tempo delle parole, bisogna anteporre le azioni concrete ad ogni dibattito sterile ed improduttivo, pertanto mi appello a tutti i consiglieri comunali, siano essi di maggioranza o di opposizione, per condividere una mozione di sfiducia adesso inevitabile e necessaria per bocciare l’amministrazione Mangano. Se questo non dovesse accadere, allora ritengo sia necessario interrogare i cittadini mediante un referendum consultivo – così come previsto dall’art. 82 dello statuto del comune di Paterno – che permette di indire, su iniziativa popolare, una consultazione pubblica come strumento utile a valutare le scelte dell’amministrazione in relazione agli indirizzi ed alle decisioni che riguardano la vita della città ed il suo sviluppo. E’ necessario abbandonare le sedi istituzionali per “battagliare tra la gente ed accanto alla gente” che ha il diritto di sfiduciare, se lo riterrà opportuno, l’operato di Mangano e della sua amministrazione mediante tale referendum che potrebbe trasformarsi in una forma di sfiducia popolare. Un modo utile e diretto per far esercitare ai cittadini la propria e legittimità sovranità. Questa posizione e’ naturalmente condivisa oltre che dal sottoscritto anche dagli altri firmatari della mozione di sfiducia (i consiglieri Rau, Tripoli, Faranda, Buttò e Cirino) ma il mio augurio è che tutti i consiglieri di opposizione e maggioranza che abbiano coscienza dello stato di degrado della nostra città, possano condividere queste posizione forti ed importanti. Tecnicamente, il referendum consultivo è proposto da almeno 3.000 soggetti aventi diritto, con sottoscrizione nell’arco di tre mesi. Sapremo – conclude Mannino – sapremo se Mangano gode ancora della fiducia dei paternesi”
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