Dichiarazioni imbarazzanti, quelle del primo cittadino di Paternò Mauro Mangano, all’indomani di quella che potremmo definire la prima vera crisi politica di questa amministrazione comunale e della sua maggioranza consiliare. Interpellato proprio oggi da 95047, nel momento in cui gli viene chiesto di esprimere un giudizio sulla situazione politica emersa venerdì in assise, Mangano risponde: “Non mi piacciono quelli che esprimono giudizi”. E quando gli viene evidenziata la critica posizione di Giancarlo Ciatto, capogruppo del Pd (che è anche il suo partito), Mangano risponde come “(…) in appena due anni abbiamo affrontato temi che stagnavano da anni ed anni, come quelli dei vincoli urbanistici, del piano cimiteriale, dei regolamenti degli uffici e dei servizi, della riapertura del Castello Normanno, della bonifica del velodromo, della ripresa dei finanziamenti per l’asilo nido, dell’avvio dei lavori per il centro di aggregazione giovanile, per l’area di currone, e nel frattempo abbiamo iniziato e finito la sistemazione di Sferro, e non continuo”. Una risposta che numerosissimi soggetti politici hanno nel corso del pomeriggio di oggi definito imbarazzante.
Al sindaco viene chiesto anche cosa l’abbia deluso di più negli ultimi due anni. Risponde Mangano: “La mancanza di fiducia della città nelle sue capacità e nelle sue risorse, non parlo della politica e dell’amministrazione, ma del sentimento diffuso in parti della città di una debolezza complessiva”. In sostanza, se Paternò sta sempre peggio chi la governa non ha colpe. E’ tutta colpa della “mancanza di fiducia” e del “sentimento di debolezza diffuso”. Insomma, è colpa dei paternesi che si sentono deboli.
In cosa sarebbe stata, invece, efficace l’amministrazione? Mangano dice come “Certamente ancora la macchina comunale nel suo insieme non è efficiente come vorrei, in molti settori abbiamo raggiunto livelli impensabili due anni fa, come nella gestione delle pratiche edilizie e nella velocità di risposta alle attività produttive, ma ancora non siamo affatto efficienti come mi piacerebbe”. Sul piano delle attività produttive, quindi, Paternò avrebbe – secondo Mangano – raggiunto livelli accettabili.
INTERVISTA IMBARAZZANTE A MAGGIO – Mentre a Maggio, su PaternòNews a firma Francesca Coluccio, il primo cittadino di Paternò ha rilasciato una intervista dai contenuti più che discutibili. Ha dichiarato Mangano come “Non sono del tutto soddisfatto dei risultati perchè so perfettamente quanto resta da fare, ma lo sono se penso a tutto il lavoro che è stato svolto in questi due anni per affrontare i problemi più grandi della città. E’ stato svolto un lavoro enorme per qualità e quantità”. E ancora: “So che al momento il cambiamento non è percepibile, ma voglio che i cittadini comprendano che sono state poste le basi affinché il mio lavoro diventi visibile nei prossimi sei mesi o nei prossimi anni”. E ancora: “Abbiamo impiegato due anni per gettare le basi del cambiamento, ne impiegheremo altri due per realizzare alcuni progetti”. Poi, un passaggio saliente e molto significativo: “Ci sono delle situazioni in cui, anche se l’amministrazione è presente, la gente ha bisogno di vedere il sindaco, attribuendogli più importanza di quanta realmente abbia. La gente, probabilmente, si aspetta di vedermi in posti che non rientrano nelle mie abitudini. Non è mai stata mia abitudine – prosegue Mangano – stare al bar o fermarmi in piazza a parlare. Io continuo a fare le cose che ho sempre fatto. Chi ha scelto di votarmi e mi conosce non può aspettarsi di trovarmi altrove”.
Redazione