Paternò, sei consiglieri del centrodestra sfiduciano il sindaco

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Una iniziativa di sfiducia che allo stato attuale non ha visto protagonista tutta la compagine consiliare di minoranza, ma che pian piano delinea maggiormente i margini tra quella che è minoranza numerica rispetto alla maggioranza consiliare di centrosinistra di Partito Democratico e lista “Cittadini in Comune”, e quello che è l’opposizione consiliare e politica della città, fatta di prese di posizione dei partiti di centro-destra e dei loro esponenti in consiglio comunale.

Relativamente a questa iniziativa di sfiducia, intrapresa su iniziativa del consigliere Vito Rau, quest’ultimo precisa che «Le forti critiche mosse da parte da parte dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione durante il consiglio del 20 marzo nei con-fronti dell’amministrazione comunale e del sindaco Mauro Mangano, ci hanno portato a mettere in atto ciò che da tempo pensavamo, e cioè una mozione di sfiducia. In particolar modo, qualche consigliere comunale del Pd esortava tutti ad andare a casa, non ritenendo necessario ed anzi ritenendo inutile un azzeramento della giunta auspicato invece dal capogruppo di quel partito, sostenendo che nulla sarebbe cambiato. Sono d’accordo con questa impostazione – precisa Rau – così ho pensato di prendere iniziativa e di redigere una bozza di sfiducia al sindaco, Lo spirito dell’iniziativa è quello di dare a tutti noi, cioè quelli che lamentano inerzia e inefficienza amministrativa di questa compagine politica, la possibilità di cambiare passo; certamente non attraverso la sostituzione degli assessori, ma sostituendo colui dovrebbe guidare la giunta e la città. L’unico responsabile del declino economico e sociale di questa città: il sindaco Mangano.

Dello stesso avviso anche i consiglieri di centrodestra aderenti. Per Roberto Faranda della lista La Città: «Dopo due anni di cattiva amministra-zione la città si rende conto di aver riposto fiducia sulla persona sbagliata e ci chiede con forza le dimissioni del Sindaco. L’unico strumento a noi disponibile per agire in tal senso è quello di presentare una mozione di sfiducia e restituire la parola agli elettori. Per quanto mi riguarda – conclude Faranda – il tanto proclamato cambiamento si è rivelato un fallimento totale per Paternò e per i suoi cittadini, l’Amministrazione Mangano non solo non ha rispettato gli impegni presi con gli elettori ma non ha saputo formare una squadra di governo capace di avviare un percorso di rilancio di questa città.

Per il capogruppo di NCD, Marco Tripoli: «Dopo due anni di cattiva am-ministrazione non possiamo far finta che non stia succedendo nulla. Abbiamo l’obbligo di interpretare il pensiero dei concittadini, ed oggi la città vuole che tutto venga resettato. La città soffre l’inerzia di questa amministrazione arrogante, ottusa ed affaristica che dopo due anni si dimostra incapace a far vedere un minimo di luce ai cittadini, compresi i più fedeli sostenitori. Un atto politico importante è quello della mozione di sfiducia. Il gruppo consiliare del NuovoCentrodestra che rappresento in consiglio, unito e compatto dice no alla cattiva amministrazione e ritiene che cambiando assessori i problemi non si risolveranno, bisogna cambiare colui che guida l’amministra-zione». Seguono a ruota i colleghi di Tripoli, Guerrina Buttò e Pietro Cirino, che dichiarano rispettivamente come «Attesa la incapacità da parte del sinda-co Mauro Mangano nel gestire la cosa pubblica verosimilmente per l’inesperienza nel dirigere la macchina amministrativa quale è quella del comune, e considerato che da ciò ne è conseguito un totale abbandono dei problemi legati ai fabbisogni dei nostri concittadini, mi sono risoluta a sfiduciarlo nell’interesse della collettività affinché egli stesso possa prendere atto che non potrà esse-re il tempo a produrre benefici bensì la sola ed esclusiva volontà del fare». Segue Cirino: «Le motivazioni che mi hanno indotto a condividere la bozza del documento recante la proposta di sfiducia al sindaco sono principalmente due. Come prima cosa il sindaco ha tradito la fiducia degli elettori dimostrando assoluta inadeguatezza nello svolgimento della sua funzione. Secondariamente, ha creato la falsa illusione del cambiamento lasciando cadere la città nel più totale stato di degrado. Il mio personale giudizio è che un buon sindaco debba prima di tutto avere cuore e passione per la politica, doti che questo sindaco ha dimostrato di non possedere. Mi auguro per il bene della città che questo documento venga presto discusso in consiglio e che sia con-diviso da quanti più colleghi consiglieri». Ad intervenire favorevolmente alla mozione di sfiducia anche il consigliere comunale capogruppo del Popolo della Libertà, Ignazio Mannino, che si scaglia totalmente contro la compagine di governo: «Abbiamo accolto il senti-mento della maggioranza dei cittadini di Paternò che ritiene fallimentare l’operato di Mangano in questi due lunghi e denigranti anni di amministrazione di una città che è ridotta al degrado ed al totale abbandono». Una posizione durissima in cui viene delineato anche il percorso di opposizione convinta: «Restiamo all’opposizione rispetto ad un’amministrazione di centrosinistra che ha mal operato e governato, e ci opponiamo fortemente ad un sindaco che non riesce ad effettuare il dominio e controllo del territorio, non riesce a gestire la viabilità e strisce blu rendendo la città caotica ed invivibile, che non riesce a fronteggiare nel giusto modo l’emergenza, provocando un ulteriore aumento delle bollette»

Redazione

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