Catania. La festa dell’Unità-Pd. Cioè il nulla
di Daniele Lo Porto
Forse nelle aspettative degli organizzatori doveva essere una prova di forza, anche e soprattutto per i potenti locali e sicuramente il ruolo di Enzo Bianco, non solo quello politico, ma anche istituzionale, doveva uscirne
Angelino, Gianfranco e le storie tese
di Daniele Lo Porto
Le ultime amministrative hanno sancito che il Pd e Matteo Renzi sono un pallone sgonfiato, che i “grillini” vanno dalle stalle alle stelle e viceversa e che il centrodestrachenonc’è quando c’è realmente può anche
Sicilia, caso Crocetta. Ecco perchè il presidente deve andare a casa
di Daniele Lo Porto
Rosario Crocetta deve andare a casa. Indipendentemente dalla telefonata (vera, presunta o inesistente) intercorsa col suo medico del cuore, il dottor Tutino. Deve andare a casa perché al di là di alcune roboanti frasi
Mafia Capitale e l’accoglienza dei migranti, da Roma al Sud
di Daniele Lo Porto
Non ci voleva molto a capire che tutto questo prodigarsi intorno alla migrazione di massa e incontrollata verso la Sicilia (prima frontiera dell’Europa) nascondeva interessi pratici e sonanti. In un quadro politico ed economico
Catania, la casta, la Mercedes blu e la paletta finta
di Daniele Lo Porto
CATANIA – Un cinquantennio e passa di carriera politica, dalla triste sala di un anonimo consiglio comunale di paese all’austero Senato della Repubblica, passando prima dallo sfarzoso palazzo dei Normanni, per finire,
Sicilia, sulle Province Crocetta conferma: un commissario è per sempre
di Daniele Lo Porto
PALERMO – Lo avevamo scritto qualche settimana fa: un commissario è per sempre. Questo l’unico progetto politico-amministrativo del fallimentare Rosario Crocetta. La Regione Siciliana è sempre più nel caos, incapace
Catania e il caso Ciminiere. Musumeci: “Nessun regalo al Comune”
di Daniele Lo Porto
Il “caso Ciminiere” diventa scontro politico. L’iniziativa del Comune che ha ufficiosamente chiesto all’ex Provincia regionale, ente commissariato dal presidente della Regione, di acquisire il centro fieristico, congressuale,
Catania e il Tondo Gioeni. La rotonda naturale e altri miraggi – di Daniele Lo Porto
Secondo me c’è un folletto maligno, o quanto meno dispettoso, che si è impossessato degli amministratori e dei tecnici che si occupano di viabilità a Catania. Non può essere diversamente.
Altrimenti sarebbe impossibile spiegare e spiegarsi
Sicilia, con Crocetta al governo “non ci resta che piangere”
L’immagine più sinteticamente efficace dello stato attuale della Regione Siciliana l’ha descritta in un post su Facebook una giornalista che segue minuto per minuto le vicende della Banda Crocetta e della palude dell’Ars.
Durante la
Antonio Presti “il signor no” – di Daniele Lo Porto
E’ “il signor no” del terzo millennio, destinato a soppiantare in popolarità il primo “signor no”, quello con i baffi che nel Rischiatutto in bianco e nero e con il ciuffo di Mike Bongiorno, rispondeva sempre, mestamente, con un
Vincenzo Bellini, la politica e il TAR – di Daniele Lo Porto
La querelle giudiziaria tra Enrico Castiglione e Alberto Veronesi, con tanto di sentenza del TAR a favore del primo, ha un’origine squisitamente politica e non certo artistica. Il “cigno” Vincenzo Bellini è un pretesto per consumare sgarbi
Lo Bello tra Squinzi e Firrarello – di Daniele Lo Porto
Di mattina a fare gli onori di casa al suo presidente Giorgio Squinzi, in visita pastorale nel capoluogo etneo. Nel pomeriggio impegnato in un lungo tête-à-tête con Pino Firrarello. Giornata intensa per l’alto confindustriale Ivan Lo Bello,
Sicilia, il rimpasto di governo tra mille polemiche – di Daniele Lo Porto
Sollecitato, minacciato, atteso, rinviato, evitato, richiesto, ma alla fine c’è stato: il rimpasto. Dopo mesi di tira e molla, di fugaci incontri a Palermo e di inarrestabili fughe a Roma, di incontri tra pochi intimi e di cene tra parenti
Ora Crocetta scivola sulle provincie – di Daniele Lo Porto
Dalla legge finanziaria all’abolizione delle Province, la “grande rivoluzione” di Rosario Crocetta scivola su una buccia di banana dopo l’altra. La mancanza di una strategia politica che vada oltre la necessità del governatore