“Silvio è morto”, ma è la solita bufala. Non dategli l’idea…

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di Redazione

Non dategli l’idea, che magari quello pur di accendere l’attenzione su di sé muore per davvero. Silvio Berlusconi, ricoverato da due giorni al San Raffaele di Milano per uno scompenso cardiaco, è abbastanza vivo e in pochi giorni sarà di nuovo fuori. Niente di grave, assicurano il medico personale Zangrillo e lo staff di Forza Italia: il leader azzurro ha pur sempre ottant’anni e a quell’età il più piccolo movimento del cuore va tenuto d’occhio. Del resto Berlusconi ha già un bypass in petto, le cui batterie erano state caricate di recente: il che significa che in effetti la situazione intervenuta negli ultimi giorni è stata imprevista. Poco male, Silvio è sempre lui e se la caverà bene. 

Naturalmente le bufale non potevano mancare di circolare, come riporta il magazine online Newsly.it: “Silvio Berlusconi morto, è questa la bufala che circola in rete in questo momento. Ricoverato per un problema al cuore all’ospedale San Raffale di Milano, ecco che adesso le condizioni dell’ex Presidente del Consiglio sono migliorate. Certo, si poteva temere il peggio, ma Silvio Berlusconi è vivo e sta meglio rispetto a quando ha avvertito il malore. Questa che hanno diffuso alcuni siti è l’ennesima notizia che circola in rete in queste ore e che sta rendendo felici le poche persone che hanno condiviso la notizia falsa solo per fare visite. A questo punto siamo certi della bufala perché nessuna testata autorizzata ha pubblicato la notizia, quindi è assolutamente falsa, Silvio Berlusconi è vivo. Ricordiamo che queste notizie vengono create per generare traffico in rete“. 

Le persone spesso non riescono a verificare la veridicità della notizia – prosegue l’articolo – perché magari impegnati in qualcosa di importante, ecco perché queste notizie potrebbero colpire se lette al momento, ma a questo punto ecco svelata l’ennesima bufala della rete. Aspettiamo altre notizie del genere nei prossimi giorni, prossimi mesi anche, visto che non smetteranno mai di essere pubblicate”. Meglio non cascarci, perlomeno per non far guadagnare dei cialtroni facendo la figura dei fessi.