di Redazione
Si terrà giovedì 26 maggio alle 20.30 – presso la prestigiosa sede del castello Ursino in piazza Federico di Svevia – il reading “Il castello racconta” interpretato da Valeria Contadino. Scritto dalla docente di storia moderna Silvana Raffaele e dalla professoressa Pina Mazza, “Il castello racconta” vedrà in scena alcuni degli interpreti più noti del variegato mondo dello spettacolo siciliano: Mario e Francesca Incudine, Antonio Vasta, Gaia Lo Vecchio, Luciano Fioretto e Flavia Petralia, con costumi di Riccardo Cappello. Il reading verterà ovviamente sulla storia del castello lungo i suoi molti secoli, dipingendo un’immagine del passato che giunge a farsi presente attraverso lo scorrere inesorabile del tempo e delle dominazioni. La Contadino, attualmente impegnata ne “Il Casellante”, ha accettato con piacere di essere in scena per celebrare la storia di un bene – il castello stesso – che è obbiettivamente un fiore all’occhiello di Catania non soltanto per il riconosciuto valore archeologico, ma anche per la sedimentazione di storia e cultura che ha fatto delle sue stanze luoghi d’arte e bellezza di riferimento internazionale.
L’evento è promosso dal Rotary Catania Est ed è stato preceduto da un gemellaggio tra questi e quello di Saragozza, antica capitale del Regno d’Aragona. Perché la città di Catania ha rivestito un ruolo centrale nel Medioevo, tra il XIII e il XV secolo, e fu protagonista di importanti momenti della guerra del Vespro, sede della corte aragonese, capitale del Regnum, luogo di nascita, vita più o meno breve, morte e sepoltura di numerosi regnanti aragonesi, culla della più antica, e per molti secoli unica, Università degli studi dell’isola, fondata anch’essa da Alfonso d’Aragona. Con il reading “Il castello racconta” e la sua protagonista, non solo si vuole riportare l’attenzione sulla storia del maniero e farlo conoscere ai giovani di taluni quartieri a rischio, ma anche inserirlo in un itinerario turistico dedicato ai luoghi degli Aragonesi di Sicilia nel perimetro urbano, come lo stesso Castello Ursino, sede della corte e abitazione dei regnanti e il Duomo in cui molti di essi hanno sepoltura.
L’evento è promosso dal Rotary Catania Est ed è stato preceduto da un gemellaggio tra questi e quello di Saragozza, antica capitale del Regno d’Aragona. Perché la città di Catania ha rivestito un ruolo centrale nel Medioevo, tra il XIII e il XV secolo, e fu protagonista di importanti momenti della guerra del Vespro, sede della corte aragonese, capitale del Regnum, luogo di nascita, vita più o meno breve, morte e sepoltura di numerosi regnanti aragonesi, culla della più antica, e per molti secoli unica, Università degli studi dell’isola, fondata anch’essa da Alfonso d’Aragona. Con il reading “Il castello racconta” e la sua protagonista, non solo si vuole riportare l’attenzione sulla storia del maniero e farlo conoscere ai giovani di taluni quartieri a rischio, ma anche inserirlo in un itinerario turistico dedicato ai luoghi degli Aragonesi di Sicilia nel perimetro urbano, come lo stesso Castello Ursino, sede della corte e abitazione dei regnanti e il Duomo in cui molti di essi hanno sepoltura.