Paternò. Com, la denuncia di tre consiglieri comunali

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corte_dei_conti_campaniaIl testo della denuncia che i consiglieri comunali Ezio Messina, Ivan Furnari e Salvatore Fallica hanno presentato alla Corte dei Conti, dichiarando come vi sia stato un “danno erariale”.

“PREMESSO CHE
In Paternò, nel 2010 è stato costruito un centro C.O.M. (Centro Operativo Misto) Zona Ardizzone, con valore finale dell’opera di EURO 1.066.190,52 ( su importo finanziato dal Dipartimento Protezione Civile – Servizio Ricostruzione per la provincia di Catania,approvato il 04/07/2006). 
In data 09/08/2010, prot. 0024314 codesto edificio è stato oggetto di collaudo tecnico-amministrativo con esito positivo, da parte dell’ingegnere Pasquale Amato nominato con provvedimento del 18/11/2009 dall’Assessore Regionale alla Presidenza, lettera di incarico del 28/12/2009, prot. n. 064233 e con la presenza dell’Ing. Andrea Bruno – Responsabile del Procedimento per conto dell’ ente appaltante Comune di Paternò. In data 01/09/2010, prot. 038497 il Dipartimento della Protezione Civile, in seguito a sollecitazione, comunica che il RUP provvederà alla consegna dell’edificio al Comune di Paternò in qualità di stazione appaltante.

I suddetti Consiglieri Comunali già dal dicembre 2012 e successivi, hanno sollecitato l’Amministrazione Comunale con interrogazioni e comunicazioni a completare l’iter amministrativo di messa in funzione dell’edificio di cui sopra onde evitare danni erariali

ESPONE

Che dall’ultima data citata non risulta che il Comune di Paternò abbia preso in carico tale edificio, come da nota 038497 del 01/09/2010. Che le Amministrazioni Comunali non hanno provveduto a dotare l’edifico di strumenti di videosorveglianza, custodia fisica e relativa messa in sicurezza. Che a partire dal 2010 i locali del C.O.M. sono stati presi d’assalto da ignoti malviventi che hanno compiuto gravi atti vandalici provocando notevoli danni allo stesso edificio: distruzione e asportazione di infissi, porte, sanitari, impianto elettrico ed idrico, ed anche provocato un incendio al primo piano dell’edificio con conseguente gravissimi danni erariali. Alla luce delle osservazioni sopra formulate

SI CHIEDE

di accertare i fatti descritti in premessa, se gli Amministratori succedutosi si siano resi responsabili di danno erariale per non aver predisposto tutte le misure a salvaguardia del patrimonio sopraindicato”.