Il tempo non è ancora maturo, ma prima della presentazione ufficiale delle liste per le Amministrative (che quasi certamente si terranno il 5 giugno, ma manca ancora l’ufficializzazione) è molto probabile – come spiegano ad Affaritaliani.it diverse fonti ai massimi livelli di Forza Italia –che Silvio Berlusconi decida per un passo indietro su Roma e quindi ricomponendo l’alleanza di Centrodestra praticamente in tutta Italia(tranne singoli casi).
Al momento l’ex Cav rimane fermo su Guido Bertolasoanche se tra gli azzurri si moltiplicano i distinguo e le richieste di convergere suGiorgia Meloni (l’unica tra i candidati del Centrodestra che, sondaggi alla mano, ha qualche chance di arrivare al secondo turno). Finora il ‘cerchio magico’ (Bergamini-Rossi-Pascale) ha insistito con Berlusconi affinché non facesse alcun passo indietro, pena la sua definitiva “fine politica”.
Ma il leader di Forza Italia, spinto da Giovanni Toti e Paolo Romani, starebbe valutando anche l’effetto contrario. Ovvero una Fi che corre da sola (tranne a Milano) ed è fuori dai giochi ovunque (stando ai sondaggi attuali che non lasciano scampo) sarebbe a maggior ragione la “fine politica” di Berlusconi. Al contrario, convergere sulla Meloni nella Capitale – è la tesi della parte degli azzurri meno intransigente con Lega e Fratelli d’Italia – significherebbe dimostrare la “lungimiranza” di Berlusconi per il quale sarebbe pronto il ruolo di padre nobile del Centrodestra in vista delle elezioni politiche.
Ovviamente Bertolaso avrebbe comunque un ruolo di primissimo piano in un’eventuale giuntaMeloni, incinta e leader nazionale, e Forza Italia avrebbe delle importanti contropartita. La prima sarebbe il ricompattamento di Centrodestra su Gianni Lettieri a Napoli, che avrebbe il sostegno anche di Fdi e NoiConSalvini. A Torino il Carroccio metterebbe da parte l’ipotesi del notaioAlberto Morano per convergere o sul capogruppo uscente di Forza Italia in consiglio comunaleAndrea Tronzano o su Luca Olivetti, gradito all’ex premier.
Scartata l’ipotesi Osvaldo Napoli, nome sul quale Salvini ha messo un vero e proprio veto. A Bologna, invece, Forza Italia – che comunque non ha un candidato spendibile – convergerebbe insieme a Fdi sulla leghista Lucia Borgonzoni, popolarissima in città e forte nei sondaggi. Al momento non siamo ancora all’intesa ma le condizioni per la “quadra” bossiana ci sono tutte. AffarItaliani