di Redazione
«Dopo settimane di lotte in consiglio l’aumento delle strisce blu voluto dalla disAmministrazione Bianco è passato.
Abbiamo lottato in due contro tutti, abbiamo visto consiglieri di opposizione vendersi alla maggioranza ed altri mezzi uomini vendersi per una manciata di pasta». Sono le parole dei consigleri Manlio Messina e Carmelo Nicotra, in merito all’approvazione dell’aumento delle tariffe per gli stalli Sostare.
«Per sei ore di fila abbiamo combattuto contro venti senza sosta. Ma alla fine questa falsa maggioranza regala alla città l’aumento della sosta sulle strisce blu. Ciononostante siamo riusciti a far passare degli emendamenti importanti targati Fratelli d’Italia-AN e Progetto popolare. Per prima cosa la sosta notturna costerà soltanto un euro per tutta la notte e la società Sostare avrà l’obbligo di istallare segnaletica luminosa dove questa sosta sarà prevista. Non di rado arrivano lamentele di cittadini “fregati” dalla segnaletica durante le ore diurne, figuriamoci quante sviste potrebbero verificarsi in orario notturno visto che spesso la città è al buio. In secondo luogo per i possessori di partita IVA saranno previsti dei carnet da venti, cinquanta o cento euro con rilascio di fattura. Ultimo ma non per importanza il fatto che le multe per chi espone il tagliando scaduto da non più di un’ora non sarà di trentacinque volte l’importo della sosta ma solo di dieci euro. Chi ritarda a prelevare la macchina non può essere considerato al pari di chi decide a priori di non esporre il tagliando. Questi emendamenti sono passati ed entreranno in vigore da subito, nel complesso il testo è una schifezza perché l’unico obbiettivo è quello di ripianare il buco di bilancio creato da questa disAmministrazione».
«Desideriamo ringraziare» proseguono i consiglieri «coloro che in questa lotta ci hanno accompagnato, il presidente della Commissione Commercio Ludovico Balsamo e i consiglieri Carmelo Sgroi e Salvo Tomarchio, che ringraziamo per il contributo che in questo mese hanno dato alla nostra battaglia alla maggioranza».