Oggetto della questione ancora una volta il bilancio dell’Ente comunale paternese. Nuova denuncia del comitato civico spontaneo, rappresentato dall’ex consigliere comunale e candidato sindaco Nino Naso, insieme a Vito Brullo ed Aldo Motta. Nella missiva indirizzata lo scorso 23 novembre, tra gli altri alla Procura della Corte dei Conti, si legge: «I sottoscritti, sgomenti prima perché gli organi istituzionali hanno disatteso e deriso migliaia di firme apposte dai cittadini paternesi su detta proposta, sgomenti adesso per le motivazioni espresse da due componenti dell’organo di revisione nella propria comunicazione di dimissioni, rimangono allibiti di fronte all’assoluta sfrontatezza con la quale l’amministrazione comunale continua ad ignorare le possibilità esistenti per evitare ulteriori balzelli ai cittadini, e contemporaneamente recuperare somme di spettanza dell’Ente. Se le affermazioni rese dall’organo di revisione, prima e dopo la comunicazione di dimissioni da parte di due componenti dello stesso, fossero strumentali e mistificatorie, come asserito dal sindaco, non si comprende come la Corte dei Conti, sezione del controllo, le abbia considerate attendibili […] con delibera n.214/2014 che così riporta: “Risulta confermata, con riferimento alle partecipazioni detenute dall’Ente, la carenza di informazioni e di dati sugli organismi partecipati”, “… emerge la sussistenza a carico della stessa società (AMA Spa) di un debito quantificato dal settore legale e contenzioso dell’Ente pari a € 1.555.073,55 (nota prot. 202 del 05 febbraio 2010) per somme liquidate dal Comune derivanti da sentenze definitive”».
Adesso l’Assise Civica sarà chiamata a discutere e ad approvare il bilancio di previsione 2015 senza prevedere l’incasso delle somme attese dall’AMA spa, e disattendendo quanto dallo stesso adottato pochi mesi fa con la deliberazione n.9/2015. Ed in più, stando a quanto riportato dai firmatari, è che disattendendo le misure correttive oggetto di richieste precise da parte dalla Corte dei Conti, si rischia di cagionare un danno economico-finanziario senza precedenti. “Qualora il Consiglio Comunale decida di adottare il bilancio di previsione 2015 […] non solo assume responsabilità contabili per il mancato recupero delle somme in questione, ma adotterebbe un bilancio non veritiero, né attendibile, in violazione dei basilari principi del vigente ordinamento contabile”. Sempre nel documento presentato da Naso e dal comitato spontaneo rappresentante migliaia di cittadini paternesi che nei mesi scorsi hanno partecipato ad una forte mobilitazione per tramite di una sottoscrizione di firme, si invita «(…) il Consiglio Comunale ad adottare un bilancio di previsione che tenga conto delle prescrizioni gestionali raccomandate dalla Corte dei Conti (…) prevedendo in entrata l’importo di € 1.555.073,55 proveniente dall’AMA Spa”». La questione è attualmente anche oggetto di un emendamento all’adozione del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017, firmata dai consiglieri Vito Rau, Roberto Faranda, Ignazio Mannino e Nino Valore. Nel dettaglio, viene chiesta una diminuzione di 1.400.000 euro in riferimento all’addizionale Irpef e un aumento di 1.555.073,55 in riferimento proprio alla sentenza Ana di deliberazione della Corte dei Conti Sicilia, sezione controllo, con deliberazione nr. 214/2014. E nella parte seconda, un aumento di spesa per 155.073,55 euro in riferimento ai contributi per famiglie in condizioni di disagio socio-economico.