E’ L’11 SETTEMBRE DI FRANCIA

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Tre esplosioni sono stati avvertiti fuori dallo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove si giocava un’amichevole della nazionale francese di calcio con la Germania. Il presidente François Hollande è stato evacuato per precauzione. Pare che le esplosioni siano state dovute a granate formate da polvere da sparo mista a chiodi lanciate all’esterno dello stadio, dal quale adesso non è consentito entrare né uscire. Granate che avrebbero ucciso almeno tre persone. Contemporaneamente nell’11esimo arrondissement, da un’auto sono stati sparati almeno cinquanta colpi di kaalshikov contro la sala di concerti “Bataclan”. Circa 60 persone sarebbero state prese in ostaggio. Poco lontano, nel decimo arrondissement, sulla terrazza del ristorante “Au petit Cambodge” un uomo armato di pistola di grosso calibro ha aperto il fuoco contro gli avventori. Un’altra sparatoria è poi avvenuta in un bar del dodicesimo arrondissement, sulla rue de Charonne, dove l’assalitore ha sparato da un’auto, tre o quattro raffiche e poi alcuni colpi isolati, contro i tavolini all’esterno.

Una nuova sparatoria è in corso a Les Halles, nel cuore di Parigi, come confermano testimoni sul posto. Il bilancio iniziale parla sono almeno 40 vittime, tra cui uno degli attentatori. Dopo aver lasciato lo stadio Hollande ha indetto una riunione di emergenza con Manuel Valls e Bernard Cazeneuve al ministero degli interni. “Gli assalitori sono ancora in strada, tornate a casa”, urla intanto la polizia ai passanti. “Tutto lascia pensare che sia un attacco terroristico. Sarebbe il peggiore mai accaduto a Parigi”, ha detto alla Cnn il vicesindaco della capitale francese, Patrick Lugman. E in effetti uno degli attentatori avrebbe urlato “Allah u akbar” prima di aprire il fuoco.

IlGiornale