Il parlamentare regionale siciliano Giuseppe Castiglione è stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l’accusa, durante la campagna elettorale per le regionali del 2022, avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio della disponibilità a favorire gli interessi del clan Santapaola-Ercolano.
Le indagini ipotizzano che Castiglione abbia agevolato l’organizzazione mafiosa nell’affidamento di lavori e servizi pubblici, in particolare quelli legati ai servizi funebri. Tra gli episodi contestati, figurano la gestione del cimitero di Catania e la possibile apertura di una nuova agenzia di onoranze funebri riconducibile agli interessi del clan. Oltre a Castiglione, altre cinque persone risultano indagate. L’inchiesta è destinata a far discutere e potrebbe portare a nuovi sviluppi sul rapporto tra politica e criminalità organizzata in Sicilia.
MA CHI È GIUSEPPE CASTIGLIONE
Giuseppe Castiglione, classe 1979, impiegato in aspettativa della Sac Service, azienda di servizi dell’aeroporto di Catania, è stato arrestato nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri del Ros tra Catania e Siracusa. Eletto nel 2022 con 5.397 preferenze, è attualmente presidente del gruppo parlamentare Popolari e Autonomisti all’Assemblea Regionale Siciliana.
La politica è nel suo DNA: Castiglione è cresciuto all’ombra del padre Santo, ex presidente dell’Autorità portuale di Catania e figura vicina agli ambienti autonomisti. La sua carriera politica lo ha portato anche alla presidenza del Consiglio comunale di Catania prima dell’elezione all’ARS.
Il nome di Castiglione era già emerso nel 2022, quando, durante un’inchiesta sul clan Santapaola-Ercolano, gli investigatori scoprirono che uno degli arrestati, Domenico Colombo, dipendente della partecipata comunale Sostare, si era attivato per sostenere la sua candidatura alle regionali. Colombo aveva addirittura festeggiato pubblicamente l’elezione di Castiglione sui social. All’epoca, però, il deputato risultava estraneo alle indagini e aveva minimizzato l’episodio. Ora il suo nome torna al centro della cronaca, ma con ben altre accuse.