Paternò. L’Ama inserisce in automatico il costo di 1 euro per ogni bolletta

Sharing is caring!

La A.M.A. S.p.A., la società che gestisce l’acqua pubblica nel Comune di Paternò che ne ha il controllo, ha deciso di aggiornare la sua Carta dei Servizi, introducendo una nuova voce di costo per gli utenti: un fondo di solidarietà e garanzia destinato a coprire eventuali perdite idriche occulte. L’idea potrebbe sembrare un’iniziativa a tutela dei cittadini, se non fosse che il finanziamento del fondo avviene in modo piuttosto discutibile: ogni bolletta emessa conterrà automaticamente un prelievo di 1 euro, inserito senza alcuna richiesta esplicita da parte dell’utente.

Chi non vuole aderire ha la possibilità di recedere, ma – ed è qui che arriva il nodo – dovrà rinunciare a qualsiasi tipo di rimborso nel caso in cui si trovasse a fare i conti con perdite d’acqua nascoste nel proprio impianto. Insomma, A.M.A. ha ideato un sistema in cui gli utenti vengono iscritti di default a un meccanismo che prevede un prelievo obbligatorio, e sta a loro darsi da fare per uscirne, con tutto l’iter burocratico annesso.

Per chi volesse rinunciare al fondo, l’azienda chiede di scaricare un’autodichiarazione di recesso dal proprio sito, compilarla, allegare un documento di riconoscimento e inviarla secondo modalità non proprio immediate. Una procedura che, guarda caso, scoraggerà più di qualcuno dal compiere il passo.

La domanda resta: perché un fondo che dovrebbe essere volontario viene imposto automaticamente? E soprattutto, non sarebbe stato più trasparente permettere ai cittadini di aderire consapevolmente, invece di costringerli a un recesso burocratico per evitare un costo aggiuntivo?

Per maggiori dettagli, l’azienda rimanda al proprio sito ufficiale o al servizio clienti. Ma una cosa è certa: la gestione di questa iniziativa lascia più di qualche perplessità.