L’inchiesta della DDA di Salerno, che ha portato alla luce oltre 2.000 richieste irregolari di permessi di soggiorno e coinvolge 36 indagati, conferma le denunce del Governo. A sostenerlo è Giorgia Meloni, che sui social ha commentato la vicenda sottolineando come, per anni, la gestione dell’immigrazione sia stata terreno fertile per traffici illeciti.
Secondo la premier, l’indagine dimostra come organizzazioni senza scrupoli abbiano lucrato sulle speranze di cittadini stranieri, disposti a pagare per un documento regolare, alimentando così un giro d’affari milionario. Una rete ben collaudata, che ha trasformato l’immigrazione in un mercato parallelo fatto di tangenti e documenti fasulli.
Meloni ha ribadito che il Governo ha già preso provvedimenti per rafforzare i controlli sulle quote d’ingresso regolare, in modo da sottrarle a chi sfrutta il sistema per fini criminali. Non solo: la presidente del Consiglio ha anche annunciato di aver presentato un esposto all’Antimafia per fare luce su “troppe anomalie” che caratterizzano il sistema dei flussi migratori.
“L’immigrazione non può essere lasciata in balìa della criminalità”, ha concluso, assicurando che l’esecutivo continuerà a lavorare per riportare regole e legalità in un settore troppo spesso finito sotto il controllo di chi ne ha fatto un business.