“Sui banchi di scuola i ragazzi devono trovare il gusto della lettura e imparare a scrivere bene”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, annunciando le Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo scolastico.
“Abbiamo disegnato il cammino di bambini e adolescenti dai 3 ai 14 anni, dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori, introducendo molte innovazioni”, ha spiegato Valditara, durante la presentazione del decreto al Consiglio dei Ministri il 14 gennaio.
Combattere l’analfabetismo di ritorno
La riforma parte dalla necessità di affrontare l’analfabetismo di ritorno, che coinvolge il 35% degli italiani adulti (16-65 anni), incapaci di comprendere testi semplici. “Questa situazione taglia fuori dal mondo produttivo e dalla cittadinanza”, ha sottolineato il ministro. Per questo, già dal secondo anno delle elementari, sarà promossa la comprensione dei testi attraverso strumenti come filastrocche, poesie e haiku. I brani selezionati spazieranno dalla letteratura per l’infanzia a autori moderni come Saba, Govoni, Pascoli, Gozzano e Penna.
Letteratura e musica in primo piano
L’insegnamento della letteratura sarà potenziato sin dalla prima elementare, con modalità adatte all’età degli studenti. “Vogliamo che i ragazzi prendano gusto alla lettura e imparino a scrivere bene. L’abilità di scrittura è quella più in crisi tra le competenze linguistiche”, ha aggiunto Valditara. Dalla prima elementare, inoltre, i bambini verranno avvicinati alla musica.
Novità per le medie: latino ed epica moderna
La riforma prevede la reintroduzione del latino dalla seconda media, per collegare i giovani alle radici della lingua italiana. Inoltre, si studierà l’epica in forma moderna: accanto a Omero e Virgilio saranno introdotte opere come la saga di Percy Jackson, insieme a letture di fumetti, visioni di film e testi di autori come Stephen King, per stimolare interesse e comprensione.
Storia senza sovrastrutture ideologiche
Alle superiori, la geo-storia sarà abolita per ridare centralità alla narrazione storica. “La storia diventa la scienza degli uomini nel tempo, con un focus su Italia, Europa e Occidente, senza sovrastrutture ideologiche”, ha chiarito Valditara.
Altre riforme recenti
Tra le novità scolastiche recenti, spicca il ritorno del voto in condotta con possibilità di bocciatura con un 5 in condotta, introdotto a settembre. Alle elementari, invece, la valutazione sarà espressa con giudizi sintetici a partire dal 2024/2025.
Misure per le Regioni
Le Regioni che rispettano i criteri di dimensionamento scolastico godranno di agevolazioni, tra cui l’istituzione di classi senza il numero minimo di studenti e la salvaguardia del personale Ata per l’anno 2025/26. “Nessun plesso verrà chiuso, ma organizzeremo una scuola più vicina agli studenti e meglio strutturata”, ha concluso il ministro.