“La nostra comunità è la casa di tutti gli iscritti. Qui non c’è posto solo per chi ha visto la propria proposta essere votata. È la casa anche per chi aveva una proposta diversa o non ha partecipato al processo costituente. Che magari ha avuto delle perplessità. Il dubbio è una virtù purché ci si predisponga al dialogo e non agli insulti. Abbiamo bisogno di chi la pensa diversamente, abbiamo bisogno del contributo di tutti. Non è più l’epoca delle cacciate e delle espulsioni, o della decisione padronale per cui c’erano espulsioni a tappeto”. Lo ha dichiarato il presidente del Movimento Cinquestelle sui social dopo la seconda votazione degli iscritti al partito. “Il 23 e il 24 (novembre scorso, ndr) si è concluso il processo Costituente. Possiamo essere orgogliosi di appartenere a una forza politica che definisce un nuovo orizzonte con la democrazia partecipativa”.