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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo decreto legge in materia di immigrazione, come riportato da fonti governative. La nuova normativa eleva a legge primaria l’elenco dei Paesi considerati sicuri per i rimpatri, superando così l’attuale prassi che vedeva tale lista come un atto secondario aggiornato annualmente dai ministri degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia. In conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiarito che il decreto “è nato in risposta a una complessa sentenza della Corte di giustizia europea, scritta in francese, e probabilmente non ben interpretata dai giudici italiani”. Matteo Piantedosi, titolare del Viminale, ha specificato che la nuova normativa rende “vincolante l’elenco di 19 Paesi sicuri, ridotto dai precedenti 22, con l’esclusione di Camerun, Colombia e Nigeria per motivi legati all’integrità territoriale”.
Questo decreto rappresenta una mossa chiave dell’Esecutivo per rafforzare la normativa italiana, in contrapposizione a quanto finora sostenuto dai giudici nelle loro ordinanze riguardanti l’esclusione del trattenimento dei migranti nel centro in Albania. Con l’adozione di questa nuova legge, l’elenco aggiornato stilato dal ministero degli Esteri avrà lo stesso peso di una legge vera e propria, imponendo un obbligo di rispetto e consolidando la posizione del governo anche in eventuali ricorsi.
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