Nella prossima Manovra finanziaria non ci saranno “aumenti di tasse”, questa è la certezza ribadita dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Dopo le polemiche seguite alle sue parole sui “sacrifici necessari” per rimettere in sesto le finanze pubbliche, il ministro ha voluto rassicurare nuovamente, durante la Festa dell’Ottimismo organizzata da Il Foglio. “Meno tasse non sono promesse, ma fatti. Basta guardare alla scorsa Legge di bilancio. Il taglio del cuneo fiscale, che molti ritenevano impossibile o temporaneo, sarà invece reso strutturale. Rispondiamo con i fatti a una narrativa che racconta il contrario”, ha affermato con fermezza.
Il quadro sarà più definito a partire dal Consiglio dei ministri del 15 ottobre, quando si discuterà l’approvazione del Documento programmatico di bilancio. Giorgetti ha anche lanciato un avvertimento ai colleghi di governo: senza proposte concrete da parte loro, il Ministero dell’Economia dovrà prendere in mano la situazione, procedendo a tagli e rinunciando “a qualche programma, magari superfluo” all’interno dei vari ministeri. Lo stesso discorso si applica agli enti pubblici, che dovranno tenere conto del fatto che “ogni euro speso è un euro sottratto ai contribuenti e alle imprese”.