Il Consiglio Comunale di Paternò si è riunito ieri 4 ottobre a Palazzo Alessi in una seduta particolarmente tesa, durante la quale è stato approvato con 10 voti favorevoli il Bilancio di previsione, pur non essendo stata votata l’immediata esecutività dell’atto. L’evento più significativo della serata, destinato a cambiare le dinamiche politiche locali, è stato l’intervento del consigliere Rosanna Lauria del gruppo Paternò On (riferimento dell’ex vicesindaco Ignazio Mannino, Lega). Nel suo discorso Lauria ha dichiarato che “Dobbiamo riportare la discussione su un piano etico e di giustizia. Il Bilancio rappresenta l’atto di fiducia più importante che un consigliere può concedere all’Amministrazione, ma oggi non possiamo accordarla per diversi motivi. La prossima settimana presenterò una mozione di sfiducia (nei confronti del sindaco Nino Naso, ndr) e chi vorrà, potrà firmarla per chiudere definitivamente questo teatrino”.
Adesso si pone una questione chiave: chi sosterrà la mozione e chi preferirà evitare di firmare? Chi deciderà di sfiduciare un sindaco rinviato a giudizio per voto di scambio politico-mafioso (e che tecnicamente si trova agli arresti, sebbene con esecuzione sospesa in attesa del pronunciamento definitivo della Cassazione), e chi al contrario continuerà a sostenere questa Amministrazione pur dichiarandosi pubblicamente contrario?