Paternò. Parla il consigliere Russo: “Forza Italia è all’opposizione”

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Michele Russo, consigliere comunale di Forza Italia a Paternò.

di Andrea Di Bella

Consigliere Russo, lei è l’unico rappresentante istituzionale – ed eletto – di Forza Italia a Paternò. Cos’è accaduto? La sua dichiarazione di ieri in Consiglio Comunale mette uno stop definitivo all’asse FI-Naso?
Quello che è accaduto era inevitabile. A seguito dei recenti fatti politici accaduti in città, e per fatti politici intendo tutti i fatti, ho ritenuto durante le comunicazioni in Consiglio Comunale di mettere in chiaro la posizione del partito sul piano istituzionale a Paternò. Lo dovevo ai tanti paternesi che in queste ultime settimane in particolare mi chiedevano chiarezza rispetto a vicende anche extra politiche che riguardano l’Amministrazione Comunale, e più in generale per comprendere appieno la posizione del partito.

E quale sarebbe questa posizione?
Nel 2022 i paternesi ci hanno eletto all’opposizione e lì abbiamo intenzione di rimanere, per senso di responsabilità e per rispetto del mandato popolare. 

Si tratta della solita “opposizione costruttiva”?
Guardi che non è un concetto astratto o di poco conto. Nel solco degli insegnamenti del nostro indimenticato fondatore Silvio Berlusconi, chi viene eletto in Forza Italia non intende mai l’opposizione come un’opposizione dura e pura. Si tratta di un modo differente di vedere le cose che vengono fatte, gli atti che vengono redatti e portati in Assise, della loro attenta valutazione. Non ci siamo tirati mai indietro dal dare una mano, tanto che perfino un uomo che milita nel nostro partito è stato introdotto nel Nucleo di Valutazione dell’Ente Comunale, che non è un’Istituzione politica ma puramente tecnica, proprio perchè abbiamo sempre inteso tendere una mano a chi governa la città. Non lo abbiamo fatto perchè ritenevamo di essere organici né al sindaco né alla sua Amministrazione, ma perchè riteniamo che i provvedimenti migliori, quando serve, vanno votati positivamente. Mentre vanno respinti quelli che non ci convincono o che non fanno gli interessi della collettività. Questo significa per noi essere opposizione.

Ritiene che questa Amministrazione debba dire in qualche modo “grazie” a Forza Italia?
I paternesi sono molto più intelligenti di noi e capiscono da chi e da dove provengono certi finanziamenti che hanno portato alla realizzazione di un numero importante di opere pubbliche nella nostra città. Direi di sì, chi amministra ha goduto praticamente gratis della vicinanza del nostro partito a Paternò come ad altri Comuni. Questo è lo stile di Forza Italia, e cioè aiutare quando possibile chi amministra pur nella distinzione di ruoli e posizioni. 

Forse nel recente passato vi era stata un po’ di confusione in tal senso?
Forse sì, ed io oggi approfitto dell’occasione per ribadire il concetto. Forza Italia a Paternò, in Consiglio Comunale, è e resta opposizione.

Sulle recentissime elezioni Europee ed il risultato conseguito a Paternò da Forza Italia cosa dice? Il sindaco Nino Naso pare essersi intestato in toto il risultato degli azzurri sol perchè all’interno della vostra lista vi era una candidata sostenuta dal suo partito, cioè l’Mpa.
Guardi, ritengo che il risultato elettorale delle scorse Europee a Paternò sia chiarissimo, al di là dei tentativi di propaganda di qualcuno. La lista è stata trainata oggettivamente dai candidati di Forza Italia, in particolare dall’on. Marco Falcone che a Paternò ha superato le 1600 preferenze personali all’interno della lista e che nella circoscrizione Isole ha ottenuto oltre 100mila voti senza unire gli aiuti, chiamiamoli così, di questo o quell’altro piccolo o grande partito ma solo con la forza di un grande lavoro svolto in modo encomiabile al Governo della Regione Siciliana prima con Nello Musumeci alle Infrastrutture e dopo con Renato Schifani all’Economia. Mi faccia aggiungere che quello di Falcone alle Europee nel nostro Comune è un dato elettorale prevalente rispetto a quello di chi in modo palese è stato sostenuto da chi oggi è al Governo della città di Paternò. Non mi pare ci sia poi tanto altro da aggiungere.