Alla Corte d’Appello di Milano tra ieri e oggi sono state depositate 19 liste, ed ora partirà la verifica degli uffici per stabilire quali saranno ammesse alla competizione elettorale. Hanno depositato le liste i principali partiti Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Pd, Movimento 5 stelle, la lista di Carlo Calenda ‘Siamo europei’, gli Stati Uniti d’Europa di Renzi e Bonino, Alleanza Verdi e Sinistra. C’è poi anche la lista di Michele Santoro, Pace, Terra e Dignità, Marco Rizzo con Democrazia sovrana e popolare, Forza Nuova, Animalisti con Italexit, Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, i Pirati, la lista Libertà di Cateno De Luca, Italia dei diritti, Rassemblement Valdotain, Pensioni&Lavoro-Risveglio europeo. Ultima lista, la 19esima, a presentarsi alla corte d’appello di Milano è stata Parlamentare indipendente di Lamberto Roberti, che si è presentato senza firme e anche senza candidati tranne se stesso.
Probabilmente oltre alla lista Parlamentare indipendente sará esclusa la lista Risveglio europeo-Pensioni&Lavoro, che si è presentata solo con 3 firme, a fronte delle 15mila minime che servirebbero, in polemica. E anche la lista di Rizzo dovrebbe essere esclusa visto che ha raccolto circa la metà delle firme necessarie, ma lui ha già annunciato un ricorso. Tra i big che non si candidano per l’europarlamento spiccano i nomi del presidente dei 5 stelle Giuseppe Conte e del segretario del Carroccio Matteo Salvini. Come hanno deciso per il no, i leader di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.