“Possiamo scontrarci su come risolvere l’emergenza al confine, o possiamo risolverla”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha mandato il suo messaggio alla nazione, nel discorso sullo Stato dell’Unione, scegliendo di attaccare su tutto. Lo ha fatto per un’ora e mezza, rinfacciando ai Repubblicani la loro opposizione a un accordo su come mettere al sicuro il confine sud con il Messico, sull’affrontare l’emergenza delle stragi, ma soprattutto accusando i conservatori di voler tagliare la spesa sociale sui ceti deboli, proteggendo i miliardari e le corporation. Non ha mai nominato Donald Trump, ma i riferimenti al suo “predecessore” sono stati molti, a cominciare dalla volontà del tycoon di “essere sottomesso” al presidente russo Vladimir Putin e al fatto che Trump si fosse “vantato di non aver fatto niente sulle armi”. Sulla Cina, Biden è stato chiaro: “Voglio la competizione, non il conflitto”.