Il leader di Sud chiama Nord e parlamentare regionale (e sindaco di Taormina) Cateno De Luca, non le manda certo a dire. E manda avanti il presidente del suo movimento per parlare di possibili alleanze in vista delle prossime consultazioni Regionali e non solo: “Bene Pd e M5S sul dialogo costruttivo con Sud chiama Nord in Sicilia”: le parole sono di Laura Castelli, presidente come detto di Sud chiama Nord, che tracciano la strada della possibile alleanza con Dem e Cinquestelle. All’orizzonte, però, seppure lontano nel tempo, Castelli vede un solo uomo capace di guidare la Regione: Cateno De Luca.
“L’obiettivo comune adesso è costruire un’alleanza solida che possa andare a governare la Regione, allargando ancor di più il perimetro verso quelle forze politiche alternative al governo .- aggiunge – e che non si riconoscono negli estremismi e nel mal governo. Ci sarà tempo per definire il nome del candidato presidente, anche se ad oggi c’è solo una persona che da sola è stata in grado di prendere 500mila voti alle ultime regionali ed è Cateno De Luca. Ma in maniera condivisa si arriverà alla scelta del nome”.
“Intanto dai dati in nostro possesso Sud chiama Nord sta crescendo in tutta Italia e dal 2 marzo, giorno dell’assemblea nazionale di Taormina, avremo definitivo un’organizzazione capillare in tutte le regioni del nostro Paese, che ci permetterà di essere presenti alle elezioni su tutto il territorio nazionale “, conclude Castelli.
Arrivano anche le bordate al presidente della Regione Renato Schifani da parte proprio di Cateno De Luca, in attimo dopo la conferenza del governatore dopo il primo anno di Governo siciliano: ““Un anno di… nulla! Risultati che non ci sono. Nessuno li ha visti, così come non abbiamo visto il presidente Schifani in aula durante la discussione sulla legge di stabilità. Leggere la relazione di un anno di attività del Governo Schifani è imbarazzante”, commenta il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca. “Schifani,- afferma De Luca – racconta una Sicilia che non esiste presentando un report fake. Tra i dati che riporta voglio accendere l’attenzione su alcune voci. Parto ovviamente dal capitolo Salute. A leggere il report va tutto bene. La sanità in Sicilia funziona. Schifani ci racconta che le liste d’attesa a fine 2023 sono state ridotte dell’88,2% per i ricoveri e del 92% per le prestazioni ambulatoriali. Addirittura nella provincia di Trapani sono state azzerate. Peccato che i siciliani vivano un’altra realtà e debbano fare i conti non soltanto con le liste d’attesa ma anche con ospedali depotenziati e servizi carenti o assenti in alcuni casi. Mio padre per esempio aspetta da aprile 2023 l’assegnazione del logopedista per fare terapia riabilitativa e ancora aspettiamo! Forse, e mi rivolgo al Presidente Schifani, le liste d’attesa non esistono per i vostri amici”.