Oggi si è tenuta la prima udienza del processo ad Alessandro Impagnatiello, il 30enne ex barman in un hotel di lusso, imputato per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi e uccisa a Senago, con 37 coltellate. L’uomo è arrivato questa mattina nell’aula della Corte d’Assise di Milano. “Quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e di nostro figlio”, ha detto l’uomo, nelle sue dichiarazioni spontanee. Detenuto a San Vittore, Impagnatiello è arrivato accompagnato dagli agenti della Polizia penitenziaria. “Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza”, ha detto Impagnatiello. “Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità. Ero sconvolto e perso. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono”, ha aggiunto Impagnatiello.