Dopo i due rinvii per problemi di salute, la premier Giorgia Meloni ha incontrato i giornalisti per la tradizionale conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (con l’associazione della Stampa Parlamentare) oggi 4 gennaio presso il “Parlamentino” di Montecitorio, utilizzato per riunioni allargate tra parlamentari, incontri pubblici o conferenze stampa che prevedano un numero importante di rappresentanti degli organi di informazione.
Alla domanda “C’è un processo di islamizzazione che sta avvenendo in alcune zone d’Italia, come a Monfalcone. È necessario monitorare il fenomeno?” La premier ha risposto dichiarando come “Il tema non è legato al fatto che persone che vengono da altre culture vivano qui. Il punto è che sul piano delle norme devono valere le nostre e non quello che è consentito in un’altra cultura”. Sulle alleanze in Europa: “Io non attribuisco patenti per ragioni di storia, Afd e Rassemblement national sono due partiti che non fanno parte di Ecr credo e mi pare evidente che con Afd ci siano delle distanze insormontabili a partire dal tema dei rapporti con la Russia a differenza di Le Pen che fa un ragionamento più interessante. Io non attribuisco patenti ma diciamo con chi più chi meno ci sono distanze, io lavoro con Ecr”. Sulle Pensioni: “Penso che il tema vada affrontato in maniera più organica di quanto fatto finora, anche con le parti sociali. Sono fiera del lavoro della Manovra sulle pensioni dei giovani, che tutti hanno fatto finta di non vedere. C’è un gap di garanzie tra chi andrà in pensione tra decenni e chi ci va ora. La sostenibilità del sistema va costruita però con equilibrio, deve essere il migliore per tutti”. Alla domanda: “Quali sono tre obiettivi per il futuro?” La risposta: “Abolire la povertà, la pace nel mondo, ristrutturazione gratuita interni ed esterni. Se non dovessi riuscirci: messa a terra della riforma del Pnrr, riforma giustizia, e poi sto lavorando già da tempo ad un piano di borse di studio per studenti meritevoli che “non hanno condizioni di reddito adeguate”. Sulla Legge Elettorale: “È un tema su cui ancora non ho ragionato. Posso dire che una soglia di premio di maggioranza ci deve essere per forza anche perché ci sono pronunce della Corte Costituzionale. Sono favorevole alle preferenze”. Sui rapporti con gli alleati di Governo di Centrodestra: ““Il nostro è un ottimo rapporto. A volte ci sono divergenze, le avete viste. Il punto è che quando abbiamo un problema ci sediamo finché non abbiamo risolto. Lo dimostra il fatto che questo governo ha fatto moltissime cose. Anche il fatto che la Legge di Bilancio sia stata approvata senza voto di fiducia è un segnale di compattezza della maggioranza. Guardo anche alle europee: non mi spaventano. Non mi pare che da parte di nessuno ci sia volontà di sottomettere gli altri”. Sul caso Anas-Verdini: ““Mi preoccupa quando io vedo sui quotidiani dichiarazioni che non ho mai fatto. Sul caso di Tommaso Verdini ho trovato virgolettati che non ho mai fatto, neanche in privato. È una tendenza che ho incontrato più volte. Non ritengo comunque che Salvini debba riferire in Aula su questa materia, non è stato chiamato in causa nei documenti che ho letto. La questione non va strumentalizzata in chiave politica: l’unica tessera che ha avuto Tommaso Verdini era quella del Pd ma nessuno di noi ha detto che il Pd era coinvolto”. Il presidente Meloni si è anche detta disponibile ad un confronto pubblico con il segretario del Partito Democratico Elly Schlein: “Mi impegno volentieri in un confronto tv con Elly Schlein, credo che sia normale, credo che sia giusto che il presidente del Consiglio dei ministri si confronti con il leader dell’opposizione prima della campagna elettorale e delle elezioni europee. Non mi sono mai sottratta e non lo farò stavolta, anche se chiaramente lei insomma sa come la penso sul tema della condizione femminile, siamo intervenuti a vari livelli, non credo dovrebbe essere solo questo l’oggetto del confronto tra due leader politici, indipendentemente dal fatto che siano donne sono due leader politici e due leader politici si occupano di tutte le materie”.