Un trattamento “inumano e degradante” a tre migranti. Con questa accusa la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha ordinato al Paese di risarcire i tre ricorrenti tunisini, dopo aver accertato le condizioni alle quali sono stati sottoposti sull’isola italiana di Lampedusa. I migranti in questione, secondo quanto riportato da Skytg24, avevano raggiunto clandestinamente le coste italiane tra il 2017 e il 2019 prima di essere collocati in un centro di accoglienza sull’isola. Per diverse settimane, durante la loro permanenza, come ha rilevato il tribunale, sono stati “sottoposti a trattamenti inumani e degradanti” in questo centro sull’isola di 6.500 abitanti. L’accusa cita ad esempio l’esistenza di due soli servizi igienici per 40 persone e una mancanza di spazio che ha costretto alcune persone a dormire su materassi all’aperto. Secondo quanto si apprende, dunque, il tribunale ha quindi ordinato a Roma di risarcire i tre ricorrenti per un importo di 9.000 euro ciascuno.