Antonio Tajani a Meeting Rimini: “Patto di Stabilità non ha più ragione”

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“La manovra punterà alla crescita ma non si può fare tutto”. È il pensiero espresso in un punto stampa dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. “Senza crescita non c’è possibilità di uscire da un momento complicato indipendente dalla volontà dell’Italia. È ovvio che non si può fare tutto, dobbiamo dare priorità alle famiglie, alle imprese, difendere il potere d’acquisto degli stipendi, difendere il potere d’acquisto delle pensioni”. Quindi, ha concluso Tajani, “conferma del taglio del cuneo fiscale, abbattimento delle tasse sugli stipendi dei dipendenti, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione. Questa è la strada che dobbiamo seguire”. Tajani si è anche detto “critico verso la Bce perché l’aumento dei tassi danneggia la crescita del nostro Paese. In Cina per contrastare la crisi della bolla immobiliare il tasso di interesse è stato diminuito. È quello che si doveva fare, è l’esatto contrario di quello che ha fatto la Bce”. Il vicepremier ha poi parlato di un Patto di stabilità “troppo rigorista”, dicendosi “convinto che il commissario Gentiloni debba fare la sua parte e mi auguro la faccia per tutelare l’interesse italiano e di una Ue che produce”.