A Paternò in questi giorni è sempre vivo un serpeggiante dibattito circa un avvicinamento di Forza Italia ed un riavvicinamento di Fratelli d’Italia all’Amministrazione Comunale, attualmente retta dal sindaco Nino Naso. Nulla da eccepire, la politica è anche questo. Con la massima onestà intellettuale, però, ritengo di dover proporre un semplice ragionamento: questo sindaco, insieme alla sua coalizione civico-politica di area moderata, ha vinto le elezioni esattamente un anno addietro. Questo è un dato incontrovertibile da cui tutti certamente dovrebbero partire. E gli altri, tutti gli altri, le elezioni le hanno perse. Adesso, al di là delle considerazioni di merito sull’opportunità di avviare o meno interlocuzioni con forze politiche che persero le Amministrative contro Naso, sarebbe un gran peccato se questa nuova fase si rivelasse solo come l’offerta di importanti poltrone in cambio di uno strapuntino che risulterebbe forse incomprensibile per i cittadini-elettori. Un grave errore.
Se è il caso dunque, dati i nuovi equilibri politici venutisi a determinare dopo le Regionali in Sicilia dello scorso settembre 2022 e le recentissime elezioni a Catania, il sindaco dovrebbe forse valutare l’opportunità di riconsiderare complessivamente gli assetti di Governo della città, mettendo al centro del dibattito non le poltrone o gli uomini che dovrebbero occuparle, ma delle chiare e serie linee programmatiche frutto di un altrettanto serio confronto con tutte le forze politiche del Centrodestra: Centrodestra di cui Naso fa parte esattamente come ne fa parte il suo partito, il Mpa di Raffaele Lombardo. Di questo avviso anche Forza Italia, che attraverso le parole del commissario del partito azzurro a Paternò Francesco Rinina da queste colonne nella giornata di ieri ha fatto sapere che servirebbe adesso “(…) un decisivo cambio di passo. Questa visione individualistica e autoreferenziale della politica rischia di arrecare solo un danno alla città. Non bisogna lasciarsi impaurire dalle differenze ma piuttosto lo spirito di collaborazione deve assolutamente prevalere”.
Successivamente, il confronto dovrebbe spostarsi in Consiglio Comunale, manifestando così un’autentica apertura civico-politica all’interno del massimo Organo rappresentativo della città. Così facendo i nomi della futuribile nuova Amministrazione verrebbero fuori naturalmente, con la saggia supervisione del sindaco nel suo ruolo di “padre nobile”, senza l’imposizione di alcuno ma solo attraverso un’operazione di buonsenso, seria e di indubbia lungimiranza politica, partendo però necessariamente da tutti i soggetti che hanno contribuito a vario titolo ed in modo determinante alla vittoria elettorale nel 2017 e nel 2022, passando poi per un allargamento fisiologico. dibella@freedom24news.eu