Marco Travaglio attacca duramente Matteo Renzi e lo fa attraverso i microfoni di Un giorno da pecora, programma radiofonico in onda dal lunedì al venerdì dalle 13:30 alle 15:00 Rai Radio 1 e condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Quando al direttore de Il Fatto Quotidiano gli si riporta l’etichetta che Renzi gli avrebbe dato, cioè di “vedova di Giuseppe Conte”, Travaglio non si tiene e risponde piccato: “Per un cadavere politico parlare di vedove non conviene. Lui è il classico caso di killer politico dove, invece che morire la vittima, muore il killer stesso”. Non basta, il giornalista torinese rincara poi la dose: “Sta cercando di convincere qualcuno sul fatto che lui sia indispensabile, anche se non è così. Avere Renzi in maggioranza non ha mai portato bene a chi ce lo aveva – spiega Travaglio – anche quando lui era nella sua stessa maggioranza”. Quando i conduttori gli chiedono come reagirebbe se suo figlio confessasse di essere renziano, il direttore esclama: “Risponderei come La Russa: mi dispiacerebbe un po’. Peggio renziano che berlusconiano? Non lo so, in questo momento il rispetto per le minoranze è fondamentale. Andrei a pranzo, però, tutta la vita con Berlusconi. Ora non so come è messo, ma mi pare molto più divertente, me lo immagino almeno”.