Un aumento medio di 40 euro mensili per tutti i lavoratori del settore socio sanitario, assistenziale ed educativo. È quanto prevede il rinnovo del Contratto collettivo nazionale Anaste, firmato da pochi giorni dalla segretaria nazionale del sindacato Snalv Confsal Maria Mamone. «Si tratta di un atto di coraggio in favore di una categoria che svolge un compito fondamentale a fianco dei più deboli, ma troppo spesso riceve stipendi bassissimi», commenta Antonio Santonocito, segretario generale di Snalv Confsal Sicilia.
Tra i punti principali del nuovo accordo, un’indennità “una tantum” da 300 euro per tutti gli operatori, corrisposta in 15 rate mensili da 20 euro ciascuna. Di particolare rilievo l’aumento delle indennità degli infermieri, che passano da 37 a 155 euro mensili, con un miglioramento complessivo della parte normativa. «Siamo molto soddisfatti per l’intesa raggiunta, in un momento non semplice per il comparto, soprattutto per le Rsa», prosegue Santonocito. «La nostra è stata l’unica associazione a firmare il nuovo accordo, con il quale siamo finalmente riusciti a portare i livelli retributivi del settore Anaste sopra la media nazionale».
Gli aumenti previsti dal rinnovo del Contratto collettivo sono in vigore da gennaio 2023. «Per quanto riguarda l’applicazione del CCNL in Sicilia», conclude Santonocito, «i nostri uffici sono a disposizione per fornire agli interessati tutti i chiarimenti e le informazioni necessarie».