In un’intervista al Corriere della Sera firmata da Carmelo Lopapa e pubblicata oggi 27 dicembre, il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha parlato un pò di tutto, senza tralasciare il tema fondamentale di questi giorni: la Manovra finanziaria. Ma adesso guarda con molto interesse alla Riforma della Giustizia, suo pallino da molti anni, forse decenni. Alla domanda: “Forza Italia ha condotto una battaglia per le misure in favore dei giovani e sulle pensioni minime per gli anziani. Soddisfatto dell’esito?” L’ex premier ha risposto con queste parole: “È un primo passo. Entro la legislatura rimane l’impegno di portare le pensioni minime a mille euro per tutti e alla totale defiscalizzazione e decontribuzione dei nuovi contratti a tempo indeterminato per i giovani. Se ad un’azienda che versa a un collaboratore 1200 euro al mese quello stipendio costasse davvero 1200 euro, e non 2600 come avviene ora, molti imprenditori avrebbero la possibilità e la convenienza ad assumere giovani. Allo Stato una misura simile non soltanto non costerebbe praticamente nulla – perché sono posti di lavoro che altrimenti non nascerebbero mai – ma converrebbe, perché aumentando gli occupati crescerebbero i consumi e quindi il gettito dell’Iva. Oltre a questo, nei prossimi mesi dovremo occuparci di altri temi fondamentali sui quali abbiamo chiesto il voto agli italiani. Penso alla riforma della giustizia, sulla quale il ministro Nordio ha dato indicazioni basate su una solida cultura garantista che è anche la nostra. Penso anche alla riforma burocratica, con l’abolizione del regime delle autorizzazioni preventive, per l’edilizia e per l’avvio delle attività di impresa. Una riforma a costo zero che favorirà gli investimenti e quindi la crescita e la creazione di posti di lavoro. Secondo l’Associazione dei costruttori italiani addirittura un milione in un anno”.