Chi è Lorenzo Fontana, il nuovo presidente della Camera dei Deputati

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Componente della Łiga Veneta, dal 2002 è stato vice-coordinatore federale del Movimento Giovani Padani. Il 26 febbraio 2016, durante il consiglio federale della Lega svolto a Milano, viene nominato vicesegretario federale della Lega assieme a Giancarlo Giorgetti, subentrano a Edoardo Rixi e a Riccardo Molinari. Nel 2019 viene nominato segretario della Łiga Veneta per Salvini Premier, incarico che mantiene fino al 2020. Dopo essere stato consigliere comunale a Verona dal 2007 al 2009, alle elezioni politiche del 2008 è candidato alla Camera nelle liste della Lega Nord nella circoscrizione Veneto 1, ma non è eletto,

Alle elezioni europee del 2009 Fontana è eletto parlamentare europeo nella circoscrizione Italia nord-orientale con 52.136 preferenze e dal 2012 è capodelegazione del gruppo parlamentare della Lega Nord. Rieletto alle elezioni europee del 2014 nella medesima circoscrizione con 27.240 preferenze, nella VIII legislatura del Parlamento europeo è stato, tra l’altro, relatore del progetto di decisione sull’accordo di cooperazione tra Bosnia Erzegovina ed Europol. Rieletto consigliere comunale alle elezioni amministrative del 2017, l’8 luglio 2017 è stato nominato vicesindaco e assessore della città di Verona. A giugno 2018, Fontana si è dimesso dalla carica.

Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera nel collegio plurinominale Veneto 2 – 03, dimettendosi quindi da eurodeputato. Il 29 marzo 2018 viene eletto vicepresidente della Camera, incarico da cui si dimette dopo essere stato nominato, il 31 maggio 2018, Ministro per la famiglia e le disabilità nel Governo Conte I, con deleghe alle Politiche per la famiglia, alla disabilità, a infanzia e adolescenza, alle politiche antidroga e alle adozioni.

Nel luglio 2018 ha chiesto l’abolizione della legge Mancino del 1993, provvedimento emanato per sanzionare gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, sostenendo che essa si fosse nel tempo “trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano“. Il 10 luglio 2019 è nominato ministro per gli affari europei nello stesso governo, cessa dall’incarico il 5 settembre del 2019 con il giuramento del Governo Conte II.

Alle elezioni politiche del 2022 viene candidato alla Camera dei deputati nel collegio uninominale Veneto 2 – 06 (Verona) per il centro-destra, oltreché come capolista della Lega nel relativo collegio plurinominale. Fontana viene eletto all’uninominale con il 53,60%, superando Anna-Lisa Nalin del centro-sinistra (24,73%) e Mariafrancesca Salzani di Azione – Italia Viva (9,70%). Il 14 ottobre 2022 viene eletto con 222 voti presidente della Camera dei Deputati.